Morte, Miracoli, Misteri
Oswald Danes, ex insegnante condannato a morte per lo stupro e l’omicidio di una sua alunna 12enne, sopravvive inspiegabilmente all’iniezione letale. Il suo è il primo caso di uno strano fenomeno mondiale: da 24 ore la gente ha smesso di morire; le persone si feriscono, si ammalano, soffrono, anche gravemente, ma non muoiono.
Gli organi di informazione parlano di “Giorno del Miracolo”, ma proprio questo miracolo potrebbe portare il pianeta al collasso. Gli ospedali sono infatti sovraffollati, medicinali e beni di prima necessità iniziano a scarseggiare e la mancanza di decessi provoca un aumento di 300.000 persone in più ogni giorno, causando così il boom demografico più grande di sempre. Su questo scenario apocalittico si apre la quarta stagione di Torchwood, spin off “adulto” della serie fantascientifica inglese di culto Doctor Who (Torchwood è per l’appunto il suo anagramma), creato nel 2006 da Russel T. Davies, già autore anche di Queer as Folk. Stagione che segna un nuovo inizio per la serie, pur non essendo un vero e proprio reboot dal momento che, almeno in parte, la continuity con le stagioni precedenti viene mantenuta. Tra le novità più significative, l’azione si sposta dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, anche solo per ragioni meramente produttive: Torchwood: Miracle Day nasce infatti come coproduzione tra l’inglese BBC e il network Usa Starz (la stessa di Spartacus, per intenderci). Ecco quindi che a Gwen Cooper (Eve Myles) e al Capitano Jack Harkness (John Barrowman), unici due membri ancora in vita della squadra originaria di Torchwood, si affiancano gli agenti della Cia Rex Matheson (Mekhi Phifer, il dottor Pratt di E.R.) e Esther Drummond (Alexa Havins), la dottoressa Vera Juarez (Arlene Tur), il già citato Oswald Danes (Bill Pullman) e la misteriosa Jilly Kitzinger (Lauren Ambrose, già vista in Six Feet Under). Ma che cos’è esattamente Torchwood? Per chi non conoscesse le prime tre stagioni della serie, dietro a questo nome si cela un’organizzazione segreta creata nel 1879 su volere della Regina Vittoria per difendere il regno della Gran Bretagna, indagando su misteri, eventi inspiegabili e alieni. I fan della serie originaria ritroveranno anche in Miracle Day quella straordinaria miscela di fantascienza, azione, violenza esplicita, (auto)ironia e umorismo macabro, e libertà sessuale che l’hanno resa unica nel suo genere. E se il Capitano Jack Harkness sembra aver perso la propria immortalità, diventando così l’unica persona a poter morire, il suo fascino e la sua carica sessuale sono gli stessi di sempre e promettono scintille. Definito dallo stesso Davies come un personaggio «omnisessuale», Jack trascorrerà una notte di passione con un sexy barista; scene di sesso gay giudicate troppo esplicite e “gratuite” dalla BBC che le ha censurate. Chissà quale versione vedremo in Italia, quella integrale trasmessa dalla Starz o quella tagliata dalla BBC? Nel frattempo, chiunque volesse scoprire i misteri che si celano dietro al «Giorno del Miracolo», potrà farlo sintonizzandosi su Fox (canale 111 di Sky) ogni lunedì alle 21.50 e in replica nei giorni successivi ad orari diversi.
Torchwood: Miracle Day [id., BBC e USA, 2006-2011] IDEATORI Russel T. Davis.
CAST John Barrowman, Mekhi Phifer, Eve Myles, Alexa Havins, Bill Pullman, Lauren Ambrose.
Sci-Fi, durata 50-60 minuti (episodio), stagioni 4.