SPECIALE J.J. ABRAMS
Panopticon metropolitano
Ideata da Jonathan Nolan, con tutto il carico di ambiguità ideologiche che i film del fratello portano con sé, Person of Interest connette entro la sua ambientazione newyorkese due grandi temi americani post 11 settembre, la sorveglianza e l’archiviazione (molto cari anche a J.J. Abrams), fondendo lo spunto fantapolitico della precognizione tecnologica del crimine con le tensioni action di molta serialità verticale “di serie B”.
Quello che rende avvincente il risultato è una coppia di personaggi egregiamente costruita e interpretata (il bravissimo Michel Emerson di Lost e il muscolare dal cuore sensibile James Caviezel) che agendo illegalmente ma sempre col nobile fine di preservare il comune cittadino dal crimine, mette in moto un fitto quadro metropolitano di personaggi equamente divisi tra Bene e Male, dilatando il mistero narrativo che lega ciascuno alla cosiddetta Macchina, il dispositivo tecnologico che controlla ininterrottamente il pianeta e individua in anticipo carnefici o vittime di potenziali violenze. Sulla carta, la serie contiene elementi di indiscutibile spessore, sfrondando l’ormai pedante struttura a episodi con una riflessione orizzontale sul rapporto tra lettura mediata della realtà e concreta esperienza del mondo, filtrando la stessa materia narrativa attraverso una cornice digitale fatta di telecamere a circuito chiuso, intercettazioni telefoniche, codici cifrati e ricerche in rete. Non solo l’uomo si affida alla macchina per sorvegliare la città e lasciarsi indirizzare in difesa degli innocenti, ma il tentativo di dare ordine al caos della società umana prelude a una lotta fatale tra poteri forti e poteri deboli, tra malavita, Stato, agenzie governative e giustizieri isolati, amplificando atteggiamenti di onnipotenza di fronte a un mondo la cui complessità, inevitabilmente, resta ancora al di là dei poteri soggettivi. Il miliardario Harold Finch e l’ex combattente John Reese, di cui lentamente viene rivelato il doloroso passato, sono la mente e il braccio di un gesto folle e disperato – riconciliarsi con le proprie personali ferite salvando chi non è protetto da nessuno – ma allo stesso tempo molto romantico. È anche la storia di una sincera amicizia virile, di una fratellanza tardiva. Purtroppo non sempre queste premesse vengono rispettate e Person of Interest resta soprattutto un caso di ottimo intrattenimento, fatto di brillanti inversioni di ruoli e colpi scena ben congegnati, rinunciando a produrre quella discontinuità, narrativa, visiva, retorica, di molta eccellente serialità televisiva contemporanea.
Person of Interest [id., USA 2011] IDEATORE Jonathan Nolan.
CAST James Caviezel, Michael Emerson, Taraji P. Henson, Kevin Chapman.
Drammatico/Azione, durata 45 minuti (episodio), stagioni 2