Mille e uno Hannibal
Sul personaggio ideato dall’estro di Thomas Harris è stato creato di tutto: adattamenti, prequel, sequel (impossibile scordarsi il magistrale Lecter di Hopkins). La serie televisiva Hannibal, appena sfornata dalla NBC, parte dai romanzi dello scrittore statunitense per creare una storia incentrata non più sul dottore cannibale, bensì su Will Graham.
Chi diavolo è Will Graham? Il dubbio è lecito (e una capatina su wikipedia scontata), poiché dei nominati romanzi si ricorda solo il protagonista. Qui invece lo scettro narrativo spetta ad un agente speciale FBI, chiamato in aiuto dal capitano Jack Crawford per la risoluzione di una serie di omicidi, per lo più volti al cannibalismo. Will viene considerato un elemento “speciale” per via delle sue capacità intellettive: una volta inserito nella scena del crimine, infatti, egli riesce ad entrare in empatia con l’assassino. Ne prende l’identità, comprende modalità e movente del crimine. Peccato che questo dono (o croce, il più delle volte) cominci a rivelarsi fatale, finendo per oltrepassare i limiti di questo particolare contatto. Motivo per cui viene affiancato da un rinominato psichiatra, nient’altro che Hannibal Lecter – ed eccolo qui – in qualità di supporto morale. Le origini narrative sono le stesse, gli omicidi sono gli stessi, i personaggi sono gli stessi. Ma paradossalmente, qui nulla risulta già visto, poiché qui vige un punto di vista particolare che rimescola e confonde le aspettative dello spettatore. Infatti, si inizia la visione con una serie di nozioni già apprese e accettate. Hannibal Lecter è un assassino. Di più: è un serial killer che si nutre delle proprie vittime. Ma nonostante queste premesse, è come se ogni certezza venisse messa in dubbio. Allo stesso tempo, si è assolutamente consapevoli che il cibo che cucina il dottore con tanta mestizia sono le vittime dei vari omicidi, cosa che crea uno straordinario mix tra nausea e vertigini. Oltre a questo confondere le acque della mente spettatoriale, altro elemento valido e ottimamente strutturato è il rapporto che si instaura tra Hannibal e Will, sempre in bilico tra un bagliore di amicizia e di opportunismo (da parte del dottore). Composta da tredici episodi, la serie si può definire un prodotto a scalare. Se fino alla metà vi è l’instaurazione delle relazioni interpersonali e delle (in)certezze diegetiche, dal sesto episodio ogni conoscenza inizia a tremare, anche se continua a permanere una convinzione: quella di una e una sola innocenza.
Hannibal [id., USA 2013] IDEATORI Thomas Harris, Bryan Fuller.
CAST Hugh Dancy, Mads Mikkelsen, Caroline Dhavernas, Laurence Fishburne.
Drammatico/Thriller/Horror, durata 43 minuti (episodio), stagioni 1.