Ritratti di Natura
Inutile negarlo: Merida ci colpisce. Ci colpiscono le sue frecce, la sua chioma di fuoco, la sua voglia di libertà. Non si possono imporre regole a Merida, appartiene solo a se stessa, tanto da gareggiare per ottenere la sua stessa mano. Guardandola cavalcare per le Highlands scozzesi non possiamo non pensare che sia veramente figlia del luogo in cui è nata, dove è ancora la natura a dettare legge e l’uomo può solo adattarsi e assecondarla.
Merida è proprio come quelle terre selvagge, primitive, ancora non raggiunte dalla civilizzazione non fosse per qualche antico rudere. E la povera Elinor, madre e regina, incarnazione della morale e dell’etica umana ancorata saldamente alla tradizione, cerca inutilmente di portare ordine nella vita della figlia, provocandone la ribellione e le drammatiche conseguenze. Perché nell’uomo è innato il desiderio di imporre leggi e ordine, anche quando è evidente che questi non possono venire accolti, sia che si tratti di perpetuare antiche tradizioni ormai obsolete, sia che si tratti di assoggettare la natura alle proprie leggi, e quel che ne rimane sono solo un cumulo di macerie, affettive e reali.
La soluzione sta nel compromesso: ricucire lo strappo e accettare il fatto che la Natura, che Merida, non gradisce essere imbrigliata (non lo gradiscono nemmeno i suoi ricci), ma che però può aiutarci a vivere in armonia secondo i suoi principi, certamente più saggi; senza dimenticare che un aiuto lo possiamo sempre trovare nella magia, se ci si accosta ad essa con animo fanciullesco.
Non è la prima volta che nelle produzioni Pixar i protagonisti si riflettono nell’ambiente che li circonda, perché questo diventa il modo attraverso cui lo spettatore può comprendere lo stato d’animo con cui i personaggi si pongono nei confronti della vita o delle avversità: pensiamo un attimo alla sconfinatezza dell’oceano in cui si ritrova Marlin per cercare suo figlio Nemo, o al desertico paesaggio di Radiator Springs, nel quale Saetta McQueen è costretto suo malgrado.
Se non riusciamo a decifrare i sentimenti di un personaggio, osserviamo il paesaggio che lo circonda: lì troveremo la risposta.