A PROPOSITO DI LASSE HALLSTRÖM…
Elegia di cristi e principi
“Descrivere Endora è come ballare senza musica”. Con queste parole Gilbert/Johnny Depp racconta il paese in cui vive. Le giornate scivolano uguali a loro stesse. Gilbert, garzone in un emporio, è insieme “principe dall’armatura argentata” e Cenerentola che, da quando il padre si è suicidato, si occupa di tutto: la madre obesa, le due sorelle, il fratello minore Arnie, ritardato mentale, interpretato da uno spettacolare Leonardo DiCaprio (candidato al Premio Oscar).
Questo è Buon compleanno Mr. Grape, basato sull’omonimo romanzo di Peter Hedges. Il paesino in cui la famiglia Grape vive è un mondo tormentoso e tormentato: qui, tra fast food e delicato rapporto fraterno, ci si suicida, si mangia per morire, si è giovani, ma da un momento all’altro si potrebbe esalare l’ultimo respiro. I “normali” assistono ai gesti rallentati e drammaticamente buffi della madre/“balena”, spiano dalla finestra i freaks intrappolati sotto una campana di vetro, mentre vivono la loro a-normalità normalmente. In una coazione a ripetere, dolce e malinconica, Gilbert si barcamena tra lavoro-casa-amante, amante-lavoro-casa, e Arnie gioca sugli alberi, sta al fianco del fratello, è in attesa del suo compleanno. Il fratello minore è la parte immatura, bambina e delicata di Gilbert, cresciuto troppo presto; Gilbert è la parte sfaccettata, adulta e con piedi per terra di Arnie, bambino per sempre. I due sono arrivati a un punto importante: l’uno attende i diciott’anni, l’altro invece incontra l’amore vero, Becky/Juliette Lewis, la ragazza in bicicletta, quella che vive in un caravan, quella che ascolta e non giudica. L’opera di Hallström analizza l’abbraccio della diversità tanto quanto lo schiaffo della stessa, il corteggiamento e i palpiti del cuore quanto l’amore facile per una donna senza pretese, la consapevolezza della necessità quanto la voglia di bastare a se stessi. Per il regista non c’è paura di raccontare il dramma di una famiglia cui è andato tutto storto, non ci sono ipocrisie o falsità, la storia arriva dritta: botte e carezze, umiliazioni e accettazioni, lacrime e giochi si mescolano in un film doloroso, ma anche lirico e poetico. Lo spettatore si sente immerso, toccato da giovani strappati, cristi e principi, che crescono innamorandosi, soffrendo e vivendo, ed è inondato da un’ultima piccola finale speranza: “possiamo andare dove vogliamo, se ci va”.
Buon compleanno Mr. Grape [What’s Eating Gilbert Grape, USA 1993] REGIA Lasse Hallström.
CAST Johnny Depp, Juliette Lewis, Leonardo DiCaprio, John C. Reilly.
SCENEGGIATURA Peter Hedges. FOTOGRAFIA Sven Nykvist. MUSICHE Bjorn Isfalt, Alan Parker.
Drammatico, durata 117 minuti.