Cartoline dall’Islanda
Ci sono film che traggono notevole forza dagli ambienti nei quali sono girati, giocando con fascinazioni paesaggistiche e atmosfere coinvolgenti. Ma questa può risultare un’operazione non semplice, dal momento che la suggestione dei luoghi non sempre basta a se stessa e necessita comunque di una solida struttura su cui poggiarsi, al fine di arricchire una pellicola.
Il rischio cui si va incontro difatti è che si verifichi uno scollamento tra i posti ritratti e lo svolgimento del racconto e dei suoi personaggi, trasformando lo scenario da potenziale protagonista a semplice fondale. Esattamente questo accade in Viaggio al Nord, incontro non propriamente riuscito tra road movie e commedia, incapace di sfruttare appieno le potenzialità di un intreccio dalla formula sì abusata, ma profondamente interessante e spesso vincente. L’opera co-diretta da Martha Stephens e Aaron Katz si costruisce attorno alle avventure di Mitch e Colin, due ex-cognati avanti con gli anni, che si lanciano alla scoperta dell’Islanda in una sorta di avventuroso viaggio terapeutico che possa alleggerire i dispiaceri della vita, regalando ancora emozioni e nuova linfa per affrontare la realtà. La gran parte dei temi forti del genere, quali il piacere della scoperta, la voglia di rimettersi in gioco, l’esperienza del viaggio, vengono certamente chiamati in causa, restando però solamente abbozzati e non permettendo così di approfondire quelle riflessioni più intime sulla vecchiaia e sull’amicizia, che appaiono come presenze evanescenti in un racconto che ne richiedeva a gran voce la centralità. Su tale assenza dunque si stagliano i limiti di Viaggio al Nord. I toni propendono verso una commediola dai tratti ironici che non decolla mai e la struttura si basa su di un continuo susseguirsi di gag affiancate a scene naturalistiche e sequenze di viaggio, in un’alternanza costruita e poco efficace. Spicca una debolezza narrativa derivante da dialoghi esili e situazioni artificiose, riflesse da una superficialità ed un’approssimazione totalizzante, che fungono più che altro da raccordo con le inquadrature delle attrattive dei luoghi. L’attenzione dello spettatore pare necessariamente spostarsi su quei paesaggi di cui si diceva in precedenza, che a discapito della loro indiscutibile bellezza risultano tuttavia anch’essi svuotati di una qualsiasi identità. Quell’equilibrio che quindi ci si auspicava di trovare in prodotti come questo, viene infine irrimediabilmente negato, e i personaggi vengono ridotti a turisti in una terra adatta solo a foto ricordo e patinate cartoline.
Viaggio al Nord [Land Ho!, USA/Islanda 2014] REGIA Martha Stephens, Aaron Katz.
CAST Paul Eenhoorn, Earl Lynn Nelson, Karrie Crouse, Elizabeth McKee, Alice Olivia Clarke.
SCENEGGIATURA Martha Stephens, Aaron Katz. FOTOGRAFIA Andrew Reed. MUSICHE Keegan DeWitt.
Commedia, durata 95 minuti.