SPECIALE ÁLEX DE LA IGLESIA
Il demonio tenta sempre di imitare Cristo
Al suo secondo lungometraggio, Álex de la Iglesia abbandona le “azioni mutanti” ma rimane orgogliosamente all’interno della logica del cinema pulp, di genere ma per adulti (e quasi-adulti). Il giorno della bestia è una pellicola di culto che sta superando la prova del tempo ed è ricordata come uno dei migliori prodotti del regista spagnolo.
Seguiamo un prete basco (Alex Angulo) che crede di aver decrittato un codice contenuto nell’Apocalisse di San Giovanni. Stando alla sua scoperta, l’Anticristo nascerà il venticinque dicembre, a Madrid. L’unico modo per fermarlo è ingannarlo per potersi avvicinare a lui e ucciderlo prima che possa diffondere il suo verbo. Il nostro eroe si reca, quindi, a Madrid con due obiettivi: il primo, sporcare la propria coscienza compiendo azioni malvagie per ottenere la fiducia di Satana, e il secondo, scoprire il luogo dell’avvento e agire prima che sia troppo tardi. L’unico indizio a sua disposizione è criptico ma intrigante: l’Anticristo cerca sempre di imitare Cristo perché è la sua controparte maligna. Comincia una ricerca strampalata che conduce il prete sulla via del peccato, tra negozi di dischi metal, concerti satanici e ostelli poco raccomandabili. Farà la conoscenza con José María, un metallaro corpulento che non vede l’ora di menare le mani, e Cavan, un occultista ciarlatano che pubblica libri di scarsa qualità e conduce un programma televisivo. Il terzetto si muove in una Madrid notturna e piovosa, piagata da un crimine sempre più dilagante, preludio dell’ormai prossima venuta del demonio. Bande di delinquenti girano le strade dando fuoco ai barboni mentre le famiglie, ignare, sintonizzano i televisori sugli special natalizi. A Madrid non c’è più religione, ma non è colpa delle persone, è l’effetto di un potere trascendente e irresistibile, il male che prende forma come predetto duemila anni prima dalle scritture. De la Iglesia si diverte col sacro e prende in giro la numerologia, ma mantiene un ammirabile equilibrio tra il registro comico/grottesco e quello dell’horror, tra il gore divertito e l’esoterismo inquietante. È un equilibrio difficile, del quale si sente la mancanza in molta della sua produzione più recente. La commedia sposa l’azione senza prenderne il posto, le situazioni paradossali sono numerose ma non uccidono il senso dell’occulto che trasuda dalla pellicola. Il giorno della bestia funziona su più livelli, per questo motivo non finirà presto nel dimenticatoio come altre pellicole meno commerciabili (una su tutte: Ballata dell’odio e dell’amore).
Il giorno della bestia [El día de la bestia, Spagna 1995] REGIA Álex de la Iglesia.
CAST Alex Angulo, Armando De Razza, Santiago Segura, Tarele Pavez, Maria Grazia Cucinotta.
SCENEGGIATURA Jorge Guerricaechevarrìa, Álex de la Iglesia. FOTOGRAFIA Flavio Martínez Labiano. MUSICHE Battista Lena.
Azione/Commedia/Horror, durata 103 minuti.