adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

The Cremaster Cycle

mercoledì 3 Febbraio, 2016 | di Francesco Grieco
The Cremaster Cycle
Inediti
0
Voto autore:

Sound and vision
Un pezzo di lamiera inserito in bocca al malcapitato di turno, apprendista massone, il conseguente prolasso rettale completo, con i denti inghiottiti mescolati all’intestino. È la scena più raccapricciante dell’intero ciclo di Cremaster (il titolo si riferisce al muscolo cremastere), l’opera di Matthew Barney costituita da cinque film di durata variabile, fotografati splendidamente da Peter Strietmann.

Si tratta di un lavoro di grande complessità, pieno di rimandi interni, che unisce riferimenti cinematografici a una molteplicità di generi (il musical di Busby Berkeley, gli orrori di Lynch e Cronenberg, la fantascienza di Kubrick, il film di gangster, il noir, le esplorazioni paesaggistiche di Reggio e Herzog, il film mitologico, il film operistico) a un ermetismo tipico di molta arte contemporanea e a personaggi storici come Houdini o Gary Gilmore. Il risultato è affascinante, nell’eterogeneità delle immagini, con salti spaziotemporali vertiginosi, di natura onirica. È un cinema di suoni e immagini, quasi privo di dialoghi, quello di Barney. Ipnotico come pochi, ha la capacità di trasformare i gesti quotidiani, i banali rituali di tutti i giorni in sequenze di azioni stranianti, mostrate nei minimi particolari, spesso in tempo reale.mediacritica_the_cremaster_cycle_290 Così è, infatti, per la distruzione di una macchina, contro cui si scontrano ripetutamente altre automobili, nel terzo film, il più lungo e il migliore. La monotonia di certe situazioni è rotta sovente con il montaggio alternato, fino ad arrivare anche a tre diversi eventi rappresentati in parallelo, con stacchi che sottolineano la ricorrenza di forme geometriche simili e misteriose. Cinema di simmetrie, di messa in scena, di controllo del mezzo ossessivo e scenografie maestose, naturali o artificiali, con una predilezione per le isole, l’acqua, da una parte, dall’altra invece le stanze chiuse, gli spazi angusti e claustrofobici, dove rinchiudere belle donne intente a pelare patate con le scarpe, per esempio. Si avverte facilmente un certo feticismo per i piedi, a giudicare dal numero di dettagli dedicati a questa parte del corpo. Ma al centro dell’opera di Barney c’è sicuramente una riflessione sul corpo tutto, sulle sue metamorfosi, sulla differenziazione sessuale e sulla procreazione, sulle varie fasi di sviluppo degli organismi viventi, a cui corrispondono i cinque episodi. Con quante sostanze vischiose, dal colore simile allo sperma, entrano in contatto i personaggi del ciclo! E quante volte si allude all’apparato riproduttivo femminile, nelle architetture! Tutto, però, sembra ambientato in una dimensione tutt’altro che erotica, che dialoga col mito (Hiram Abif, o il satiro, o il gigante) ma conserva un suo freddo e inaccessibile distacco, tra stazioni di servizio di cupezza hopperiana e viaggi tutti mentali a Budapest, in un’Irlanda o in una New York mai così lontane dal realismo di tanto cinema che conosciamo.

The Cremaster Cycle [id., USA 2003] REGIA Matthew Barney.
CAST Marti Domination, Norman Mailer, Matthew Barney, Richard Serra, Ursula Andress.
SCENEGGIATURA Matthew Barney. FOTOGRAFIA Peter Strietmann.
MUSICHE Jonathan Bepler, Joe Brady.
Sperimentale, durata 398 minuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly