L’America sommersa
Il Texas più profondo, terra di alligatori, sabbie mobili, stazioni di servizio sperdute e… storie d’avventura. Già, del resto se si viene a sapere che sul fondo di un fiume si trova un tesoro da un milione di dollari, è difficile che un’avventura non abbia inizio.
Per Hap e Leonard, inseparabili compagni che sopravvivono in quella periferia esistenziale che è il Texas più profondo, licenziati come braccianti da un campo di rose, ritrovarsi tra le mani la notizia di questo tesoro sembra essere proprio una manna. A comunicarglielo è Trudy, l’ex di Hap, una donna di cui c’è poco da fidarsi, ma in fondo cos’hanno da perdere? Ecco allora iniziare la loro avventura tra paludose distese disabitate assieme ad altri tre strambi elementi, tra i quali spicca Howard, illuso hippie di metà anni ’80, nonché ultimo (in termini temporali) compagno di Trudy, convinto di poter cambiare il mondo grazie al gruzzolo sommerso. Hap and Leonard assume così una forma sfaccettata di generi e narrazioni che s’incrociano e si fondono, tipica della scrittura di Joe R. Lansdale, autore dei due personaggi. Racconto d’avventura, noir, crime story (sì perché sulle tracce della compagnia ci saranno anche due pazzi senza troppi scrupoli che uccidono a sangue freddo) e ovviamente un tono che non tralascia mai il sarcasmo di situazioni tra il comico e il nero. Tutto ciò in Hap and Leonard trova un suo perfetto equilibrio, adattato per la TV da Jim Mickle e Nick Damici, già autori di un’altra trasposizione di Lansdale, il bellissimo Cold in July. Narrativamente un po’ troppo dipendente dal cliffhanger, Hap and Leonard però mostra una leggerezza nel raccontare rara, piacere da attribuire non solo al testo d’origine ma anche ad una capacità di narrare con discrezione le più folli trovate, senza mai tendere troppo verso il grottesco o asciugare il tutto asetticamente. Un’avventura genuinamente pulp, in cui traspare un conflitto d’ideali perduti di un’America tardivamente ancora in lotta con se stessa, in cui la ferita del Vietnam rappresenta uno spartiacque morale mai superato e la lotta contro il capitalismo appare qualsiasi cosa fuorché seria. Il tutto raccontato attraverso gli occhi di personaggi ai margini dell’America reaganiana, il cui più pragmatico interesse personale ha ben più senso di un utopico ideale comune, che altro non è che l’ipocrita foglia di fico dei propri tornaconti. Una lotta tra personaggi che sopravvivono andando all’avventura alla ricerca di tesori sommersi tra paludi, che rende i due protagonisti simboli di un’esistenza vissuta giorno per giorno dentro una grande narrazione/Nazione, serbatoio di mille sfaccettature e generi. Il tesoro non è lo scopo, ma a esserlo è piuttosto il viaggio (narrativo).
Hap and Leonard [id., USA 2016] IDEATORI Jim Mickle, Nick Damici.
CAST James Purefoy, Michael Kenneth Williams, Christina Hendricks, Bill Sange.
Thriller, durata 45 minuti (a episodio), 1 stagione.