adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

Il diario di una cameriera (1964)

sabato 10 Dicembre, 2016 | di Gabriele Baldaccini
Il diario di una cameriera (1964)
Speciale Famiglie Disfunzionali
0
Voto autore:

SPECIALE FAMIGLIE DISFUNZIONALI
(Dis)servire la rabbia libidica
Nel cinema di Luis Buñuel, ogni microcosmo rimanda sempre a un macrocosmo. E non fa eccezione la famiglia disfunzionale di Il diario di una cameriera.

Una delle più grandi qualità dello spagnolo è sempre stata infatti quella di mostrarci come ogni specifico nucleo sociale fosse la ripetizione – con seppur qualche distorta differenza – del suo contenitore più grande: la società civile. Nella vita della famiglia Monteil, le interazioni fra coloro che partecipano al suo mantenimento diventano lo specchio deformato del mondo che sta fuori,mediacritica_il_diario_di_una_cameriera_290 semplicemente perché vige sempre sottilmente l’assunto del “sono a casa mia e faccio quello che voglio”. Stiamo però attenti a non cadere nel tranello, perché l’estetica delle relazioni e l’ecologia della comunicazione buñueliane sono molto più raffinate di quanto si pensi: sono infatti sempre le nevrosi, le perversioni e le fantasie nascoste a contrastare e a interagire allo stesso tempo con la volontà di fare ciò che si desidera a tutti i costi fare. Nel cinema di Buñuel, che lo si accetti o meno, esiste solo il piacere. Un piacere che non verrà (quasi mai) soddisfatto. Nello specifico, nel panorama baracconesco della tenuta Le Prieuré, ogni personaggio diviene uno spazio fisico sul quale concentrare l’attenzione della macchina da presa a seconda delle esigenze; la cameriera Céléstine in questo senso si pone come il fulcro e l’osservatrice privilegiata delle vicende narrate. In particolar modo la sua figura diventa interessante in quanto giudica in silenzio, non ci mostra prese di posizione intransigenti, mette in gioco un’emotività e una sensibilità che vanno a farsi benedire sempre qualche istante dopo l’atto eseguito. Ciò accade perché Céléstine si dimostra essere una persona che premedita ininterrottamente: la sua moralità però sembra essere messa in discussione ogni volta, ma ogni volta ci accorgiamo che non è così. Quello che alla fine notiamo è che ciò che preme di più al regista spagnolo è voler puntare il dito – come al solito – contro le apparenze, i fascismi di qualsiasi tipo (non è un caso che, a differenza del romanzo da cui è tratto il soggetto, egli ambienti la vicenda alla fine degli anni Venti) e a quelle che potremmo definire ipocrisie corticali (e cioè gli inganni di tutto ciò che ha a che fare con la coscienza). Qui, come altrove nel suo cinema, non è in definitiva la famiglia più o meno squinternata, o la piccola comunità che esprime la sua follia sempre e comunque nel rispetto dell’altro, a essere combattute e criticate, ma bensì quella natura razionale che reprime ogni desiderio, che costruisce un sistema (dis)funzionale per poi demolirlo con una rabbia libidica che finisce ogni volta per mettere in croce sempre il più debole e il più indifeso.

Il diario di una cameriera [Le journal d’une femme de chambre, Italia/Francia 1964] REGIA Luis Buñuel.
CAST Jeanne Moreau, Georges Géret, Michel Piccoli, Françoise Lugagne, Jean Ozenne. SCENEGGIATURA Luis Buñuel, Jean-Claude Carrière. FOTOGRAFIA Roger Fellous. MONTAGGIO Louisette Hautecoeur, Luis Buñuel.
Drammatico, durata 97 minuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly