SPECIALE CINEMA LOBBISTA
They live, we sleep
Roddy Piper, il wrestler canadese che gli appassionati ricordano per il suo gonnellino scozzese, ha un posto nel cuore dei cinefili di tutto il mondo per la sua scanzonata interpretazione di John Nada, un disoccupato fatalista che si trova al centro di una cospirazione aliena nel classico del 1988 Essi vivono.
È un film da non prendere troppo sul serio, un po’ per via del budget ridotto ma anche per il modo rocambolesco in cui John “inciampa” nel complotto del millennio e lo affronta a suon di battute memorabili. Dopo essersi trasferito a Los Angeles in cerca di lavoro, infatti, il protagonista s’imbatte in una comunità che vive in una baraccopoli. Fa appena in tempo a capire che quel luogo è una copertura per un traffico di merce rubata, prima che arrivi la polizia a sgombrare la zona con tanto di elicotteri. John si salva e porta con sé uno degli scatoloni sospetti che aveva visto nascondere dai suoi compagni, pieno di occhiali da sole normalissimi, o che almeno sembrano tali fino a che non prova a indossarne uno. Il mondo diventa bianco e nero come un vecchio film, ma adesso il nostro protagonista ci vede meglio perché è in grado di riconoscere gli alieni che si nascondono nella nostra società, travestiti da umani, e i messaggi subliminali che usano per controllarci. È una colonizzazione silenziosa, gli alieni ci hanno dato scacco senza sparare un proiettile. Lo hanno fatto iniettandoci il bisogno di consumo con la pubblicità (occulta e non) e ci controllano fingendosi uguali a noi. Essi vivono è una metafora – per nulla velata – del capitalismo americano e mette in scena una classe dirigente fatta di “diversi”. Di alieni, appunto, oltre a dipingere un’America povera e amareggiata dopo due amministrazioni Reagan. Costoro fingono di giocare alle nostre stesse regole ma in realtà la partita è truccata e gli alieni/borghesi vincono sempre. Il loro gioco è raffinato e per metterlo allo scoperto servono anni di esperienza e studio, ma sarebbe bello se bastasse un paio di occhiali magici. “È l’idea che fa il film” direbbe qualcuno, ma non sarebbe del tutto vero perché il film non può prescindere dalla capacità registica di John Carpenter, vera e propria garanzia di qualità tecnica degli effetti speciali e pulizia formale nel racconto per inquadrature. Tutte le scene in bianco e nero sono di culto per la potenza comunicativa e per la qualità degli effetti speciali. L’aspetto degli alieni riesce a inquietare ancora oggi. Certo, il budget non era alto e alcune sequenze sono visibilmente annacquate, ma Essi vivono è ormai un film di culto che viene apprezzato anche nei suoi difetti: come si può non amare il momento in cui John e il suo amico Frank vengono alle mani e sfoggiano le loro prese da wrestler, trasformando per diversi minuti il film in uno spettacolo di lotta in strada?
Essi vivono [They Live, USA 1988] REGIA John Carpenter.
CAST Roddy Piper, Keith David, Meg Foster, George Flower, Peter Jason.
SCENEGGIATURA John Carpenter. FOTOGRAFIA Gary B. Kibbe. MUSICHE John Carpenter, Alan Howarth.
Azione/Fantascienza, durata 93 minuti.