36° Torino Film Festival, 23 novembre – 1 dicembre 2018, Torino
L’amore cinefilo
Un anno dopo aver raccontato la rocambolesca vicenda registica di Tommy Wiseau in The Disaster Artist, James Franco torna al Torino Film Festival con un altro lavoro che omaggia la settima arte: Pretenders, titolo simile al precedente per le tematiche di fondo ma alquanto differente per le modalità espressive utilizzate.
Infatti, se l’opera dello scorso anno era una commedia che si caratterizzava per dei toni scanzonati, una narrazione forte e una regia in realtà convenzionale e poco inventiva, il film in questione è invece un mélo che punta tutto su un’affascinante ricerca formale ed estetica sacrificando però l’incisività del racconto. La vicenda si svolge a New York tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta e vede al centro un triangolo amoroso nel quale sono coinvolti lo studente di cinema Terry, il fotografo Phil e la giovane attrice Catherine, la quale avrà una relazione con entrambi i ragazzi, che continueranno comunque a rimanere amici. Una storia, quella raccontata dal film, molto classica e tradizionale, che James Franco porta avanti ricorrendo a diverse citazioni cinematografiche (da Jules e Jim di Truffaut a Bande à part di Godard, fino a Ultimo tango a Parigi di Bertolucci) e a una regia molto ricca e curata, che spesso avvolge i personaggi in fonti diegetiche di luce e che sfrutta una fotografia dalla grana pastosa e una colonna sonora romantica e avvolgente. Elementi stilistici che creano un’atmosfera piena di pathos che trasmette allo spettatore l’impressione di assistere costantemente a un “film d’altri tempi”, riconducibile in primis alla Nouvelle Vague, ma anche al melodramma classico hollywoodiano. Un climax, quello dell’opera, funzionale sia a far trasparire tutto l’amore cinefilo dell’autore sia a esaltare la figura di Catherine, donna affascinante, sfuggente ed enigmatica che qui incarna metaforicamente anche il cinema stesso, con la sua aurea mitica, il suo lato misterioso e quello più attraente e viscerale; insomma, quel cinema maggiormente capace di generare forti e radicate passioni in milioni di spettatori. Peccato, però, che tale pathos non venga adeguatamente supportato da una drammaturgia altrettanto convincente e incisiva. Qui, infatti, Franco fa un uso forse eccessivo delle ellissi e, soprattutto, non dà abbastanza spazio e respiro ad alcune importanti svolte narrative, le quali – invece di essere sfruttate in tutto il loro potenziale – vengono raccontate in modo piuttosto veloce e frettoloso. Il risultato finale è un film certamente imperfetto, che a tratti rischia di scivolare in un certo manierismo, ma che va complessivamente difeso anche come intenso e spassionato omaggio alla settima arte e alla stessa cinefilia.
Pretenders [id., USA 2018] REGIA James Franco.
CAST Jack Kilmer, Jane Levy, Shameik Moore, Dennis Quaid, Juno Temple, Brian Cox.
SCENEGGIATURA Josh Boone. FOTOGRAFIA Peter Zeitlinger. MUSICHE Mark Kozelek.
Drammatico, durata 90 minuti.