Mio marito sposa tuo marito
Non si sono mai sopportate Grace, una meravigliosa Jane Fonda, californiana ingabbiata nel suo ruolo – collana di perle, un buon Martini dry, scarpe col tacco e fisico perfetto – e Frankie, Lily Tomlin, una hippie con abiti colorati, collane particolari e cibi macrobiotici. Quando però i loro mariti, colleghi e amici di una vita, rivelano loro di essere innamorati da più di vent’anni e di voler portare finalmente la loro relazione alla luce del sole, le due sono costrette a vivere insieme e a unirsi ancor di più.
Il coming out è il tema centrale di Grace and Frankie, serie Netflix, ideata da Marta Kauffman e Howard J. Morris, serie con cui si ride ma anche si riflette sulle dinamiche complesse, tragiche a volte, di quattro persone che si sono amate, volute bene, che hanno sofferto, si sono tradite, hanno anche mentito. Grace è arrabbiata, delusa per ciò che non ha più, il matrimonio è una questione di status sociale per lei – quello con Robert (Martin Sheen) è sempre stata un’unione di routine –, Frankie invece soffre perché Sol (Sam Waterston) per lei è un amico, un confidente, con cui ha fatto tanto e con cui vorrebbe fare ancora tanto. Rabbia da una parte, lutto dall’altra. Gli stessi Sol e Robert si sentono un po’ più soli, privati di qualcosa che per molto tempo è stata la loro vita – si pensi alla scena del funerale –; si sentono in colpa per ciò che hanno fatto alle loro mogli – parafrasando è meglio essere infelici separati o infelici insieme, dicono i due uomini. Il coming out rompe l’equilibrio, smista le carte ed è proprio questo l’unheimlich, il perturbante freudiano, a smuovere le vite dei protagonisti: le due donne devono ricostruirsi una quotidianità, confidando l’una nell’altra, mischiando diversità e caratteristiche, raccontandosi ad un certo punto segreti e bugie. Appare chiaro che la seconda vita di Robert e Sol era linfa vitale per i matrimoni con Grace e Frankie e poi allo stesso modo sembra che la situazione si ribalti e che l’unione di Robert e Sol poggi sul rapporto con le due donne, come se non si potesse cancellare tutto ciò che è stato, ciò che si è condiviso, come se non si potessero eliminare notti passate insieme, serate sul divano, nascite dei nipoti e sofferenze per i figli. Non c’è nulla di Transparent – la bellissima serie Amazon che ha sviscerato la storia di un uomo di mezza età che confida ai figli di essere transgender – e neppure di Beginners, qui la strada percorsa da Kauffman e Morris è diversa, gli ideatori si appoggiano sulle due donne, indagano i rapporti tra loro, con i figli e con i mariti facendoci sorridere ma anche commuovere, e sui due uomini che narrano la difficoltà di vivere ciò che si è a pieno. Grace and Frankie è una serie ben scritta che non ha paura di raccontare le luci e le ombre delle coppie, di porre al centro la vecchiaia e il sesso dopo “gli anta”, peccato che a volte si incappi nella reiterazione comica.
Grace and Frankie [id., USA 2013] IDEATORE Marta Kauffman, Howard J. Morris.
CAST Jane Fonda, Lily Tomlin, Sam Waterston, Martin Sheen, Brooklyn Decker, June Diane Raphael, Ethan Embry, Baron Vaughn.
Commedia, durata 25-32 minuti (episodio), stagioni 1.