adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

Il risveglio della magia (2009)

sabato 9 Aprile, 2016 | di Juri Saitta
Il risveglio della magia (2009)
Film History
0
Voto autore:

SPECIALE IL CINEMA SI RACCONTA
La politica dei produttori
Tra la fine degli anni ’70 e la metà degli ’80 il reparto animazione della Walt Disney stava attraversando un periodo di crisi creativa e d’incertezza economica, tra abbandoni eccellenti (quello di Don Bluth) e fiaschi al botteghino (Taron e la pentola magica). A risollevarne le sorti ci pensarono Michael Eisner, Frank G. Wells e Jeffrey Katzenberg, tre produttori che – arrivati nell’azienda nel 1984 – diedero gradualmente vita al cosiddetto “Rinascimento Disney”, momento in cui vennero realizzati film di successo come La sirenetta, La bella e la bestia e Il re leone. Tutto ciò fino al 1994, quando a causa di lutti e rivalità il gruppo si dissolse, ponendo fine a un periodo florido e soddisfacente.

In estrema sintesi, questo è ciò che racconta Il risveglio della magia di Don Hahn, documentario sulla “Disney Renaissance” caratterizzato soprattutto dal materiale d’archivio e dalla voice over del regista, che narra la vicenda privilegiando leggermente l’aspetto produttivo della majormediacritica_il_risveglio_della_magia_290 (la personalità dei dirigenti e il loro contributo nel motivare gli animatori) rispetto alle evoluzioni tecniche e artistiche dei singoli cartoon (l’ingresso del sistema computerizzato CAPS e il ritorno al musical). Ed è proprio questo l’elemento più notevole del film. Infatti, l’opera non trova il suo punto di forza né nell’archivio (a volte buono, a volte scadente) né nella cronistoria, la quale risulta un po’ discutibile, perché individua la fine del “rinascimento” nel ’94, quando in realtà sarebbe da collocare nel ’99, con l’uscita di Tarzan, ultimo lavoro del periodo. Dunque, il film risulta interessante soprattutto quando svela le pratiche produttive che ruotano intorno a un’opera, come per esempio le anteprime semi-private per valutare se il lungometraggio (spesso ancora in lavorazione) possa funzionare o meno e il giudizio sulla bontà di un prodotto finito dato in base ai suoi incassi. Tutte questioni abbastanza note, ma che qui contengono una forza notevole perché viste e spiegate in documenti “storici”. Inoltre, da tali elementi emerge – in modo più o meno volontario – anche un particolare concetto di cinema: quello che vede il film non tanto come l’espressione di una volontà individuale, ma piuttosto come il risultato del lavoro di una squadra di professionisti (in questo caso animatori, musicisti, tecnici) coordinati da un produttore deciso. Una concezione maggioritaria nella Hollywood classica e attualmente forse un po’ “accantonata” da critici ed esperti, che tendono a privilegiare l’aspetto autoriale della Settima Arte. Eppure, l’elemento industriale e collettivo della produzione è presente tutt’oggi, dai cinecomics ai capolavori Pixar. Una realtà che, in modo sotteso, il documentario di Don Hahn ci aiuta a ricordare.

Il risveglio della magia [Walking Sleeping Beauty, USA 2009] REGIA Don Hahn.
SOGGETTO Patrick Pacheco. MUSICHE Chris Bacon.
Documentario, durata 86 minuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly