Questione di prospettiva
Basterebbe l’esilarante sequenza del funerale di Charles Lampert per annoverare Sciarada tra le più grandi commedie americane degli anni Sessanta; nella chiesa completamente deserta, entrano, ad accertarsi dell’effettiva dipartita dell’ex compagno d’armi, nell’ordine: Leopold W. Gideon (Ned Glass), Tex Penthollow (James Coburn) ed Hermann Scobie (George Kennedy), venendo qui presentati per la prima volta sotto lo sguardo incredulo di Reggie (Audrey Hepburn), la moglie del defunto.
Non sto a raccontarvi la gag utilizzata per far comprendere ai nostri se effettivamente Charles sia morto o meno (non ho abbastanza spazio e vi rovinerei tutto), vi basti sapere che è ciò che di più raffinato si potrebbe concepire per: 1) definire gli intenti e le psicologie di questi personaggi senza dover far loro nemmeno aprire bocca; 2) cavalcare immediatamente (siamo appena al quindicesimo minuto di film) l’idea che l’ironia del cinema di Hitchcock sia uno stilema da affermare con più energia possibile e, potendo, per mezzo della forza di un materiale umano (leggasi attoriale) di adeguata caratura. Dimostrazione, quest’ultima, non da poco, in quanto permette di riconosce la necessità di dover accettare il fatto che esista una sorta di autorialità anche nel cinema di genere (e quelli erano anni in cui affermarlo non era per niente cosa scontato).
Poi, per carità, Sciarada non è solo questo (come se fosse poco): nell’intrigo internazionale messo in scena da Donen c’è una rincorsa all’insolita commedia matrimoniale, dove la Hepburn regge involontariamente il gioco a un Cary Grant che interpreta un volto dai tanti personaggi (come a voler dire che certa leggiadria isterica non è solo un affare femminile ma anche, appunto, maschile) e tutto attorno un connubio di umorismo e tensione che prova a mettere di mezzo il realismo – che proprio in quel periodo iniziava a essere inseguito con insistenza dal cinema americano – destabilizzandone le fondamenta e illudendoci che ogni aspetto dell’esistenza sia sempre e comunque complicato e irrisolvibile. Alla fine, però, le cose si risolvono attraverso un insegnamento prezioso che ci viene impartito con leggerezza e somma maestria: perché è bene ricordare – sembra dirci Donen – che il problema non è mai il problema in sé quanto la prospettiva dal quale lo si osserva.
Sciarada [Charade, USA 1963] REGIA Stanley Donen.
CAST Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau, James Coburn, George Kennedy, Dominique Minot, Ned Glass, Jacques Marin.
SCENEGGIATURA Peter Stone. FOTOGRAFIA Charles Lang. MUSICHE Henry Mancini.
Commedia/Thriller, durata 113 minuti.