They are back
Mass Effect 3 aveva lasciato i gamers col cuore a pezzi e la consapevolezza di aver viaggiato per tre capitoli attraverso una saga destinata a far parlare di sé molto tempo dopo il suo finale. Era tutto perfetto? No. Ma tutto era grandiosamente imperfetto, con il suo sistema di scelta del carattere del personaggio principale – voi chi eravate, Paragon o Renegade? – una squadra di colleghi alieni che hanno dato vita ad una serie di banters memorabili, buon sistema di gioco, nemici temibili e grandi rivelazioni.
Con Mass Effect: Andromeda, Bioware saggiamente e furbescamente riprende tutto ciò che di buono i precedenti capitoli avevano e cerca di migliorarlo. A risultati alterni. In questo videogioco, il player è chiamato ad impersonare uno dei gemelli della missione che vuole portare l’umanità oltre i confini dello spazio conosciuto. Dopo seicento anni in ibernazione, la Terra e il Comandante Shepard sono ben alle spalle, e il nuovo Pathfinder deve guidare i suoi compagni umani e non alla ricerca di un nuovo Eden. I risultati alterni si manifestano quindi non nella trama – classica, rassicurante, ma soprattutto fluida – quanto proprio nella nuova veste degli schemi riproposti. Ci sono i compagni alieni, ma seppur un paio di nuove leve si presentano promettenti, alla fine non c’è una nuova razza che faccia rimanere davvero a bocca aperta.
Trattandosi di un open game, il giocatore può esplorare sterminati pianeti, con dungeons di gioco impressionanti e graficamente accattivanti. Perciò l’irritazione di trovarsi davanti a movenze poco fluide durante i combattimenti – problema ironicamente riscontrato più sulle console che nelle versioni per PC – aumenta esponenzialmente dopo l’abbuffata di grafica dettagliata vissuta durante l’esplorazione. Sempre la grafica è il tasto dolente di un gioco che nel 2017, con l’ambizione di confrontarsi con altri titani quali The Last Guardian o Horizon Zero Dawn, non può proprio permettersi di avere. Se durante i combattimenti è possibile soprassedere su una momentanea mancanza di fluidità, sono già diventati soggetti per i meme le movenze balzane dei nostri eroi durante alcuni dialoghi. Tutto sommato, però, Bioware fa centro e lo fa bene, imbastendo nuovamente un’avventura galattica capace di lenire un po’ la nostalgia per il Comandante Shepard, transitando con una certa maestria dal vecchio mondo a quello tutto nuovo che il franchise si propone di ampliare ulteriormente nei prossimi capitoli.
Mass Effect: Andromeda [id., USA 2017] SVILUPPATORE Bioware.
DISTRIBUTORE Electronic Arts. PIATTAFORMA PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows.
Fantascienza/Avventura/Azione, durata 200 ore circa (comprensive di missioni secondarie).