SPECIALE GRAND THEFT AUTO V
Guarda, un evento! Portento!
Infine, quel maledetto 17 settembre è arrivato. L’hype aveva ormai raggiunto livelli altissimi, nei cinque anni passati dall’annuncio di un Grand Theft Auto V. La saga che aveva portato l’open world e la narratività videoludica a nuovi straordinari livelli sarebbe continuata, bastava questo a far sbavare milioni di persone in tutto il mondo. Doveva uscire nel marzo 2013, ma poi è stato rimandato a settembre, un mesetto prima dell’entrata in gioco della nuova generazione di console, in modo da diventare oggetto leggendario, pietra miliare nella Storia di un’arte, canto del cigno di una scuola di pensiero e quasi obbligatorio passaggio rituale verso la nuova età. O almeno così ce l’ha presentato il marketing.
Quanto c’è di vero? Tantissimo. Sicuramente, GTA V è un evento unico dal punto di vista produttivo: uno staff di oltre 1000 persone con un costo complessivo di circa 265 milioni di dollari, il più alto mai stanziato finora per un videogame. Soldi ben spesi, comunque: GTA V ha polverizzato svariati record, ad esempio come videogame più venduto nelle prime 24 ore (800 milioni di $), o come prodotto d’intrattenimento (attenzione!, non solo tra i videogame, ma tra i media in toto, film serie tv ecc.) che è riuscito a raggiungere un miliardo di dollari di incassi nel minor tempo (tre giorni). Ce n’è uno poi, di record, che non è nel Guinness, e riguarda più che altro la nostra cara situazione italiana: Famiglia Cristiana ne ha parlato bene. Alleluja. Perché sì, in GTA V possiamo rapinare, uccidere, torturare, vendere ignari autostoppisti a una setta di pazzi nascosta tra le montagne, fumare cannoni a profusione, scoparci una puttana in un semideserto parcheggio di periferia ecc., ma questa è solo la superficie di un solidissimo impianto drammaturgico, che chiunque giochi due secondi è in grado di percepire (e apprezzare, il più delle volte). Che GTA V sia riuscito a fare un altro passo verso l’accettazione artistica, sociale e morale del videogame?
Per quanto riguarda il gioco, beh, GTA V è pazzesco. È dinamico, immenso, variegato, esaltante, “un’esperienza totale”, è stato spesso definito. Ricolmo, come previsto, di citazioni cinematografiche e seriali – con un uso accorto della telecamera del gioco, è addirittura possibile ricreare scene cult, tipo così – GTA V è la summa del meglio prodotto dalla RockStar, con l’aggiunta di significative novità. Le sparatorie spettacolari riprendono quelle sperimentate in Max Payne 3 (se vi sembrano troppo semplici, disattivate la mira automatica), la narratività si fa più complessa con l’introduzione di tre personaggi scambiabili (quasi) a piacimento, il mondo di gioco si allarga rispetto a GTA IV e comprende non solo la città di Los Santos, ma l’intero Stato in cui si trova, Blayne Country, ed è quanto di più dettagliato e credibile si sia mai visto (anche se poi l’interazione con essa risulta meno libera di quanto si pensasse). La rete dei media acquista grande importanza, costante presenza impalpabile che ci insegue spostandosi dalla televisione allo smartphone, dalla radio ai cartelloni pubblicitari, dai videogiochi alle locandine dei film, meravigliosa deformazione del sogno americano contemporaneo che il gioco vuole parodiare (anche se con toni spesso risaputi).
Eppure, più si passa del tempo con questa portentosa meraviglia videoludica, più si fanno evidenti i piccoli difetti, le cose che forse potevano essere pensate diversamente, i buchetti logici che ogni tanto fanno capolino. C’è del marcio in GTA V, o forse siamo solo noi più puntigliosi e critici, alla ricerca del pelo sull’uovo, preparati dal marketing a confrontarci con un gigante leggendario. Piaccia o non piaccia, GTA V è un evento di portata storica nel mondo dei videogame (e non solo), che pone svariate domande e offre molteplici punti di vista: a quasi cinque mesi dalla sua uscita, è tempo di provare a riflettere più a fondo sull’ultima fatica della Rockstar.
Grand Theft Auto V [id., USA 2013] SVILUPPATORE Rockstar North.
DISTRIBUTORE Rockstar Games, Take Two. PIATTAFORME Playstation 3, X-Box 360.
Open World/Azione/Guida/Avventura.