Padre nostro
“Ho saputo creare tutto, tutto! Tranne un figlio come si deve”. Il papà di Dio non è per niente contento. E il motivo è proprio Lui, il piccolo Dio, unica imperfezione nella perfetta Creazione paterna.
Figlio ribelle perché troppo desideroso di creare, non di rado con risultati catastrofici, a causa di un estro ancora acerbo. E, sì, anche a causa dell’amicizia con Satana, qui definito il “primo personaggio”, compagno fedele e immaginario, pronto a consolare Dio dalle ire del padre. Ma anche principio euristico, variabile ignota, motore a propulsione di imperfezione e dunque vero promotore dell’atto creativo. Il papà di Dio di Maicol&Mirco è un’opera originale sotto diversi aspetti. Innanzitutto, la mole biblica di 960 pagine in contrappunto ai disegni minimali. Chi già conosce l’autore dei famosi Scarabocchi non si stupirà nello sfogliare una sequenza di tavole in cui il segno grafico stilizzato è ridotto ai minimi termini. Il rosso e nero delle vignette su Facebook, con cui l’autore sviscera l’esistenza con ironia tagliente e nichilista, trascende stavolta in tratti rossi su campiture bianche. Qui la realtà giace ancora in potenza, nelle figure dei quattro personaggi divini che comprendono anche lo Zio, comprensivo e giramondo. I rapporti, però, sono quelli di una famiglia ordinaria, alle prese con aspettative e delusioni, problematiche genitoriali e scontro adolescenziale con il mondo adulto. Da una parte il papà, Creatore per dovere, perfetto come il cerchio che lo rappresenta, quasi un occhio ambulante, giudicante e impietoso. Dall’altra il Dio immaturo e incontenibile, divino e spigoloso come il triangolo, animato dall’impulso creativo. La sua disobbedienza al veto paterno di creare senza la giusta preparazione non è che il bisogno irreprimibile di esprimere se stesso. E, come ogni creazione, anche un atto di amore verso ciò che crea. Anche se il risultato, in questo caso, è un mondo pieno di errori e di incidenti. Teologia e mondanità, celestiale e terreno, sacro e quotidiano, si fondono in una storia che conquista per semplicità, ma non per questo meno catartica e profonda. Nell’indistinto piano sovrannaturale del bianco che imperversa, la casetta di Dio si staglia solitaria, microcosmo appena abbozzato eppure capace di far sorridere e riflettere. Capitolo dopo capitolo, il messaggio diventa manifesto: meglio sbagliare e accettare i propri limiti che astenersi dal provare. Perché “creare non è mai sbagliato” e forse la vera divinità risiede proprio nell’imperfezione.
Il papà di Dio [Italia 2017] AUTORE Maicol&Mirco.
TESTI e DISEGNI Maicol&Mirco. EDITORE Bao Publishing.
Graphic novel, colori, 960 pagine.