Se oggi l’eroe è Ginko
Compie cinquant’anni Diabolik, capostipite del cosiddetto fumetto nero, creato nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. Non stupisce il successo di un personaggio affascinante come il Re del Terrore, genio del crimine e uomo eccezionale in lotta contro tutto e contro tutti, che ha scelto di rimanere totalmente libero agendo al di fuori della società e delle sue regole, insopportabili freni al suo incontenibile élan vital.
Criminale spietato che vive per il gusto della sfida nel continuo mettersi alla prova per superare i propri limiti senza mai venir meno a quel personale codice morale che lo porta a rispettare il suo più agguerrito avversario, Ginko, e a odiare, al pari dell’ipocrisia borghese delle famiglie nobili che spesso deruba, anche gli altri criminali che agiscono per sete di denaro e potere: Diabolik fu personaggio rivoluzionario per l’epoca e possiamo affermare che sia “invecchiato” benissimo. Al suo fianco la bionda Eva Kant, non la prima bellissima donna a subire il fascino tenebroso di Diabolik, ma la sola capace di conquistarlo davvero e di intraprendere lo stesso percorso di vita borderline. Non semplice amante dunque ma (ecco l’audace tocco delle autrici) compagna alla pari, in grado di tenere testa al proprio uomo diventandone complice insostituibile. Il legame tra i due criminali è unico, di profonda e reciproca comprensione, e li rende la più inossidabile coppia di fatto del fumetto italiano (insieme a quella Dylan Dog-Groucho). L’amore tra Eva e Diabolik è sancito da sguardi e attimi d’abbandono, un bacio appassionato chiude spesso ogni avventura, una dissolvenza che non ci regala mai il voyeuristico sguardo nella camera da letto: tutto si intuisce ed è lasciato all’immaginazione come in un film della Hollywood classica. Come ogni eroe che si rispetti, come in ogni guerra tra Bene e Male, ecco che anche Diabolik, per esistere e affermarsi nella sua grandezza, ha bisogno di un degno antagonista: l’ispettore Ginko. L’Ispettore è il doppio perfetto del Genio del Male, come gemello separato alla nascita, poliziotto integerrimo che rispetta il suo avversario e fa di tutto per catturarlo lealmente e assicurarlo alla giustizia. Oggi non possiamo che sentirci più vicini a questo personaggio che ha compiuto una scelta forse più coraggiosa di Diabolik: affermarsi come uomo facendo valere i suoi principi all’interno delle istituzioni, lottando al fianco della società. Eccolo allora rimanere eternamente ispettore pur essendo il miglior poliziotto di Clerville, combattere per ciò in cui crede senza avere nessun tornaconto personale, perseguire financo la lotta di classe innamorandosi della nobildonna Altea e facendo vincere i sentimenti sulle convenzioni sociali. Seppur sempre sconfitto, l’assoluta fiducia dell’Ispettore nello Stato e nelle sue leggi lo sostiene in una battaglia che, ne è convinto, alla fine vincerà. Non me ne voglia il Re del Terrore, ma oggi l’eroe è Ginko.
Diabolik [Italia 1962 – mensile in corso]
TESTO e DISEGNI Angela e Luciana Giussani.
Fumetto “nero”.