Memento mori
Stavros sente le voci solo quando l’acqua scorre. Ma, nella graphic novel di Tiziano Sclavi, la pioggia è una costante. Le voci dell’acqua è un viaggio umido, cupo e solitario tra le storie di ordinaria alienazione che attraversano l’esistenza del protagonista.
Episodi apparentemente slegati, come lugubri epifanie, ma egualmente chiamati a comporre il quadro di una vita dove il dolore è ora nudo e intollerabile, ora latente e rassegnato, ma sempre presente come un compagno inesorabile. Stavros non è una vittima della società moderna, non è nemmeno un aguzzino. Subisce e infligge come chiunque, abbandona e si sente ferito, nel perdono cerca vendetta e nella schizofrenia trova snervante sollievo. La solitudine in ogni tavola è densa e percepibile, come la fitta coltre di pioggia restituita dal segno appuntito di Werther Dell’Edera, mai così “scheggiato” e graffiante. È lui che traduce la sceneggiatura nel vuoto affollato delle ombre domestiche, o nel monotono anonimato di ombrelli seriali a coprire la folla. Chiaro e pulito nel ricordo e negli stati alterati di coscienza, il tratto sottile torna sporco e indistinto a dipingere una realtà che giace inspiegata al di sotto della superficie. Solo, nella sua casa, Stavros comunica con le voci, ma in dissonanza, senza dialogo, con domande angosciate che non trovano risposta. Mentre fuori, in mezzo alla gente, l’isolamento si fa ancora più completo, condizione ineluttabile che accomuna tutta l’umanità.
Dopo il ritorno sulle pagine di Dylan Dog, la sua creatura più fortunata, Sclavi si cimenta in una graphic novel che rifiuta volutamente la continuità narrativa per preferirle un susseguirsi di tetri tableaux. Non è difficile riconoscerlo nell’humor nero delle situazioni o nel sentimento di un’urgenza apocalittica. Fedele alle proprie atmosfere, inanella sconcertanti episodi all’insegna del male di vivere. Tornano temi cari all’autore, come il lutto, il passato familiare, le relazioni impossibili, la relativa diversità o l’implacabile disumanità del sistema. L’amore, se c’è, è in un gesto d’offerta, la felicità, un effimero sogno destinato a bruciare. L’impossibile non è affatto straordinario e desta meno sorpresa della tagliente banalità.
Le voci dell’acqua [Italia 2018] TESTI Tiziano Sclavi. DISEGNI Werther Dell’Edera.
EDITORE Feltrinelli Comics.
Graphic novel, b/n, 96 pagine.