“I viaggi sono i viaggiatori” (Fernando Pessoa)
‘Pensavate di trovarmi nella posizione di un cane?’. Con questa battuta si apre Mr. Peabody e Sherman, film d’animazione ed ultima fatica registica di Rob Minkoff, già noto al grande pubblico per avere diretto successi commerciali del calibro di Il re leone e Stuart Little – Un topolino in gamba 1 e 2.
Ispirato all’Incredibile storia di Peabody, segmento della serie animata degli anni sessanta The Rocky and Bullwinkle Show, il nuovo prodotto firmato Dreamworks narra la storia di un beagle antropomorfo e geniale che adotta un cucciolo di razza umana di nome Sherman e trascorre con lui innumerevoli viaggi alla scoperta del passato grazie ad una sofisticatissima macchina del tempo di sua invenzione. Il pubblico ritrova così padre canide e figlio umano letteralmente catapultati tra un’epoca storica e altra – si passa dall’antico Egitto agli albori della Rivoluzione Francese – e assiste divertito alle bizzarre ed improbabili motivazioni dietro al sorriso enigmatico della Monna Lisa di Leonardo Da Vinci. Reinventato in CGI e rivisitato da una regia psichedelica, Mr. Peabody e Sherman ha il grande merito di mantenere inalterato l’intento prettamente pedagogico e formativo del suo predecessore degli anni sessanta. Il messaggio rivolto ai più piccini è che la storia non è solamente costituita da noiosissime nozioni da memorizzare sui libri di scuola. Anzi, essa andrebbe vissuta fisicamente e respirata a pieni polmoni attraverso i documenti, i resti archeologici e i luoghi fisici di coloro i quali hanno gettato le basi della società attuale e creato i presupposti su cui fondare il pensiero contemporaneo. A questo scopo meramente pedagogico che l’animazione ci presenta, si aggiunge un più velato spunto di riflessione per gli adulti. Mr. Peabody e Sherman è anche un film che punta il dito sul difficilissimo compito dell’essere genitori ‘sui generis’ e su come nonostante i vari progressi conseguiti attraverso il passato storico e le menti sopraffine che lo hanno costellato la società contemporanea sia ancora impreparata ed imbrigliata ad accettare i cambiamenti in seno al concetto stesso di famiglia. A questi spunti di riflessione fa da collante la metafora del viaggio spazio-temporale come scoperta di noi stessi e di chi ci sta intorno. Sia Mr Peabody che il piccolo Sherman comprendono appieno il loro legame affettivo solo vivendo tali esperienze insieme e consolidano il loro rapporto familiare proprio nel momento in cui la situazione sembra sfuggire di mano a entrambi. Ed è quest’ultima, forse, la più grande lezione di vita che proprio la storia ci dovrebbe insegnare.
Mr. Peabody e Sherman [Mr. Peabody & Sherman, USA 2014] REGIA Rob Minkoff.
CAST (VOCI ORIGINALI) Ty Burrell, Max Charles, Ariel Winter.
CAST (VOCI ITALIANE) Massimo Lopez, Leonardo Della Bianca, Agnese Marteddu.
SCENEGGIATURA Craig Wright. MONTAGGIO Tom Finan. MUSICHE Danny Elfman. Animazione, durata 92 minuti.