Il lampo interiore
Pensate ad un giorno qualunque, vi fermate in un bar qualunque ad un orario più o meno affollato, fa lo stesso. Oltre il commento dell’ultimo evento sportivo e un chiacchiericcio confuso, sfuggente e rassegnato di politica locale o della cronaca più cruda, si alza un muro spesso e invisibile che cela, quasi per buona maniera, tutto ciò che dà tristezza, profondità, inquietudine.
Ma dalla porta entra un tizio passato di lì poche volte che dopo aver ordinato inizia a parlare a voce alta dei problemi che ha con la moglie, della voglia di far sparire sua madre, ormai anziana e non autosufficiente, della noia che riempie le sue giornate che sembrano passare senza direzione e della sua profondissima insoddisfazione per cui a quarant’anni si sente vuoto, non apprezzato da nessuno e forse senza neanche nulla per cui essere davvero apprezzato. I clienti si voltano dall’altra parte ma aguzzano l’udito, sembra non gli interessi e invece molti memorizzano le sue parole. Yoshihiro Tatsumi è un nome che ha fatto esplodere le coscienze come quel raro cliente, entrando in una casa in festa e mostrandone sfacciato tutte le ombre, tutti gli angoli più nascosti e maleodoranti. Alla fine degli anni ’60, mentre il mondo del fumetto si crogiolava nei suoi mondi immaginari, nei finali confortanti e in comode figure che qui e lì riuscivano a sfuggire dai canoni solo attraverso la satira o l’ironia, sulla rivista Garo Tatsumi e colleghi cercavano (e trovavano) quel realismo narrativo, secondo il manifesto Gekiga, che, se pur influenzando e piantando nuove radici per la storia del fumetto, nel suo nascere aveva già raggiunto le sue vette espressive e che diluito altrove, mancando della stessa urgenza, ha ottenuto solo in pochi casi la stessa potenza e intensità. La Coconino Press sta dedicando una collana al Gekiga ed ha già pubblicato volumi di Hayashi e Tsuge e sono in cantiere già altre raccolte dei racconti di Tatsumi. Questo Crocevia comprende sei racconti, tutti pubblicati nel 1970 e già noti in Italia in un vecchio volume intitolato Lampi, ormai quasi introvabile. I titoli dei racconti sono, in ordine, Il proiettile dell’uomo, Occupato, Il bivio, Who are you? Lo scorpione, L’allevamento e La collina dell’abbandono e sembrano, così raccolti, tutte facce di uno stesso volto: il Giappone colto nei suoi mutamenti, nel suo momento storico più “veloce”, in cui la tradizione perdeva di senso e sembrava un catorcio inutilizzabile. Sono molte le vignette in cui persone nella folla si intrecciano, si ostacolano, si sovrappongono e si ignorano, marciando su quei capolavori di anonimità e automatismo che sono gli enormi marciapiedi delle metropoli. I personaggi non sono più personaggi ma vittime dalle ribellioni futili, brevi grida inascoltate e interrotte da Tatsumi per le loro impossibili evoluzioni. Leggerlo è un dovere e la sua traccia è indelebile.
Crocevia [Italia 2016] TESTO E DISEGNI Yoshihiro Tatsumi.
EDITORE Coconino Press.
Gekiga, b/n, 160 pagine.