Commedia e realtà
E’ evidente in Italia l’emergere di un cinema che, in qualche modo, sappia raccontare il reale in modo più efficace che in passato. Anche la commedia, alla luce di scandali politici e precarie condizioni economiche e sociali, pare, in certi casi, voler superare una certa situazione di stallo caratterizzata dalla risata becera e da racconti dalla morale consolatoria.
Esempi chiave sono i lavori di Massimiliano Bruno: Nessuno mi può giudicare e Viva l’Italia. Tali film, tuttavia, peccano di eccessiva faciloneria, di manicheismi sostanziali fin troppo banali (politici corrotti vs. gente onesta) e di quel buonismo di fondo che, non si sa perché, pare duro a morire. Non è un caso che Massimiliano Bruno lo si ritrovi in un cammeo in questo Tutti contro tutti, opera che vede l’attore Rolando Ravello (qui anche protagonista) per la prima volta dietro la macchina da presa. Non è un caso soprattutto perché Bruno è nientemeno che l’autore della pièce teatrale, Agostino, da cui il film è tratto.
La trama è semplice: una famiglia (padre italiano, moglie polacca, due figli e un nonno), vive in un palazzone popolare alla periferia di Roma. Un giorno, tornando a casa dopo la comunione del figlio, si ritrovano l’appartamento occupato da altre persone. Non riuscendo a sbrogliare la situazione, decidono di accamparsi nel pianerottolo di casa. Differentemente dai lavori prima citati, Tutti contro tutti risulta, almeno per tutta la prima parte, ritratto efficace di una guerra tra poveri. Il problema della casa riguarda un po’ tutti, e il film convince nel delineare ora le debolezze, ora la risolutezza del genere umano, evitando superficialità, in un mondo in cui vecchi e giovani, italiani e stranieri, popolo e istituzioni possono essere, in egual misura, corrotti, collaborativi, onesti o menefreghisti. Evitato ogni folklorismo da cinepanettone grillino, il film, tuttavia, pecca di un finale troppo abborracciato. Volendo strappare risate ad ogni costo, la comicità finisce per divenire talvolta involontaria (la scena della rissa su tutte) e la ricerca ossessiva di trovate divertenti lascia scorgere un’incapacità, fin troppo poco celata, di terminare la storia. Davvero un peccato, perché altrove, Tutti contro tutti, si dimostra davvero riuscito.
Tutti contro tutti [id., Italia 2013], REGIA Rolando Ravello.
CAST Rolando Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, Ivano De Matteo.
SCENEGGIATURA R. Ravello, Massimiliano Bruno. FOTOGRAFIA Paolo Carnera. MUSICHE Alessandro Mannarino.
Commedia, durata 101 minuti.