Diventare adulti a New York
Secondo lungometraggio di Kenneth Lonergan, sceneggiatore di pellicole di grande successo (Gangs of New York) e regista dell’apprezzato Conta su di me, Margaret è uno di quei film che, per estenuanti vicende produttive, restano chiusi nel cassetto e fanno occasionalmente capolino in pochissime sale, spesso a distanza di anni dalla loro conclusione.
Girato nel 2005 e portato a termine nel 2011, Margaret sembrerebbe recare con sé, in tutte le sue due ore e mezza di durata (il regista avrebbe voluto di più, e da qui anni di vertenze legali), il peso del suo travaglio realizzativo, lasciando intendere che, oltre a poter essere un film più breve, avrebbe potuto essere un film migliore. Resta tuttavia una pellicola di grande interesse, da non sottovalutare e possibilmente recuperare in dvd. Raccontando un percorso di formazione e di passaggio dall’adolescenza all’età adulta – la storia di Lisa che assiste a un incidente stradale in cui muore una donna e si sente travolta da responsabilità e sensi di colpa – il film compie anche l’impressionante sforzo di ritrarre, in forma plurale, l’identità americana post-11 settembre, facendo di New York non più una cornice spettacolare, ma un luogo personale e quotidiano, fatto di strade, di volti, di enormi edifici senza nome, di ricorrenze ordinarie (ma straordinarie sono le immagini dei titoli di testa, in ralenti): la famiglia divisa e la scuola privata, luoghi in cui Lisa vive i suoi confronti e scontri, diventano le cellule chiave di una società ferita e affaticata nel tentativo di ritrovare una direzione, un senso. La sessualità e la fascinazione dell’arte (questo è un film in cui si cita molto teatro e altrettanta letteratura) sono due binari sbilenchi lungo i quali Lisa dovrà passare per riuscire a fare la cosa giusta e, forse, ritrovare se stessa, in un doloroso abbraccio finale con la madre. Lonergan alterna una regia piana, fatta di inquadrature fisse, a un uso calibrato e consapevole (potremmo dire “scorsesiano”) della steady-cam a seguire i personaggi. Il suo merito, anzitutto di scrittura, va riscontrato nel sapiente dosaggio psicologico dei ruoli e dei personaggi (con sequenze di bruciante verità) e nel desiderio di non seguire soltanto la vita della protagonista, ma anche quella delle figure che la circondano. Sullo sfondo di questo film profondamente imperfetto e tuttavia immeritevole di oblio, il desiderio di scavare a fondo nella coscienza americana, nei suoi rimossi e nel suo fatalismo. Viscerale e struggente, un film da scoprire.
Margaret [Id., USA 2011] REGIA Kenneth Lonergan.
CAST Anna Paquin, J. Smith-Cameron, Matt Damon, Mark Ruffalo, Jean Reno.
SCENEGGIATURA Kenneth Lonergan. FOTOGRAFIA Ryszard Lenczewski. MUSICHE Nico Muhly.
Drammatico, durata 150 minuti.