Il cinema e le nuove opportunità
Nonostante la previdente differenziazione degli investimenti, l’ex calciatore George – qui interpretato da un intenso Butler che già in
La dura verità aveva dimostrato di possedere i numeri necessari per interpretare brillantemente il bello con l’anima – è costretto a reinventare la propria professione per ovviare al tracollo finanziario.
Vorrebbe affermarsi come telecronista sportivo ma accetta di allenare la squadra del figlioletto Lewis: quella che sembra una forzata permanenza in un’anonima cittadina di provincia, si rivelerà invece come un’occasione d’oro sia per ristabilire l’equilibrio personale che ricucire il conflittuale rapporto col figlio e l’ex moglie. Quel che so sull’amore a prima vista potrebbe apparire come un racconto sentimentale all’acqua di rose: ma se riuscite a vincere il magnetismo sprigionato dal protagonista e a concentrarvi sulle vicende degli altri personaggi, allora potrete facilmente percepire lo spessore della critica nei confronti della modernità che sta alla base del plot. Con scaltrezza ed eleganza, Muccino descrive alcune delle grandi contraddizioni della società attuale in cui i bambini, seppur forniti di giochi ipertecnologici e mille attenzioni, sono tutt’altro che sereni visto che per riuscire a sopportare i divorzi e i genitori iperprotettivi devono imparare precocemente a gestire emozioni decisamente complesse. Si riesce a non scadere nella volgarità persino quando assistiamo ai tentativi di seduzione di aitanti mamme – nientemeno che la Thurman e la Zeta-Jones – le quali, soccombendo al fascinoso allenatore, non esitano ad infilarsi letteralmente nel suo letto: dietro a cotanta intraprendenza si celano però molta più solitudine e amarezza che non charme. Ma fate attenzione perché la visione di questa romantica commedia incentrata sulle seconde chance rilascia un’aurea di positività tale che alla lunga potrebbe contagiare tutti. E non solo per via del bel finale ma proprio perché sembra confermare l’ipotesi che il cinema italiano stia finalmente intraprendendo un nuovo sentiero comunicativo-contenutistico: stando ai recenti Colpi di fulmine e
Mai stati uniti, sembra che dopo decenni la vis comica e artistica del Bel Paese stia riavvicinandosi agli italiani, suo bacino d’utenza geografico e naturale. E’ ancora troppo presto per capire se la Settima Arte nostrana stia – quasi come un’araba fenice – davvero risorgendo artisticamente o meno: ma i presupposti paiono molto promettenti e capaci di intrattenere nuovamente con sagacia.
Quello che so sull’amore [Playing for Keeps, Usa 2012] REGIA Gabriele Muccino.
CAST Gerald Butler, Jessica Biel, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, Dennis Quaid.
SCENEGGIATURA Robbie Fox. FOTOGRAFIA Peter Menzies Jr. MUSICHE Andrea Guerra.
Commedia/Sentimentale, durata 106 minuti.