Insieme contro il mare
Ben lontani i tempi di Lars e una ragazza tutta sua per il regista australiano Craig Gillespie: il minimalismo della messinscena e della direzione di un ancora poco conosciuto Ryan Gosling, determinanti per il successo di quel piccolo esordio non confermato dai successivi Fright Night e Million Dollar Arm, appare addirittura ribaltato di fronte all’epico ed effettato L’ultima tempesta, produzione Disney ad altissimo budget con protagonisti Casey Affleck e Chris Pine.
La storia, modellata dagli sceneggiatori candidati all’Oscar Scott Silver, Paul Tamasy e Eric Johnson a partire dal libro The Finest Hours: The True Story of the U.S. Coast Guard’s Most Daring Sea Rescue di Michael J. Tougias e Casey Sherman, riprende i fatti realmente accaduti al largo del New England nel febbraio del 1952, quando una violenta e ormai storica tempesta, dopo aver devastato intere città della costa orientale, arrivò a colpire e a segare in due la SS Pendleton, una petroliera T-2 diretta Boston, lasciando i 30 marinai intrappolati a poppa in balia del panico e della sconvolgente forza della natura. A fronteggiare il pericolo incessante e le prevedibili divergenze dell’equipaggio è il primo ufficiale di bordo Ray Sybert, le cui caratteristiche di lungimiranza e self-control, unite a un afflato umanista fondato sull’idea di gruppo e di solidarietà, permetteranno ai sopravvissuti di fare buon viso a cattiva sorte, mentre dalla costa del Massachussetts una piccola e ancor più coraggiosa imbarcazione della guardia costiera di Chatham, guidata dal capitano Bernie Webber, si lancia contro onde sovrumane nel tentativo di offrire una via di salvezza ai naufraghi senza speranza. L’esito dell’impresa, manco a dirlo eroico, si nutre dei subplot dei singoli personaggi, con particolare attenzione alla storia d’amore, pura ed emancipata, tra Webber e sua moglie Miriam, rimasta a casa a sottolineare la posta in gioco dell’intera avventura. Film disneyano per eccellenza, nella misura in cui costruisce e mette in estrema difficoltà personaggi dalla caratura morale ineccepibile, capaci di fronteggiare ogni situazione senza mai far vacillare la propria virtù, L’ultima tempesta non aggiunge nulla al ciclo dei disaster movie cui eventualmente voglia essere riconnesso (l’immagine della nave spezzata, fra l’altro, non può non ricordare Titanic), e per questa ragione va approcciato come esercizio ipermoderno di stile, dove il talento e l’impegno degli interpreti finisce per forza di cose in secondo piano rispetto al corposo e impressionante lavoro sui visual effects. La frontiera delle produzioni hollywoodiane contemporanee tocca dunque il suo apice nella messinscena dell’impossibile, nell’artificio volto a restituire la tensione sensoriale dell’esperienza, spostando sempre più in direzione del budget e della postproduzione il rapporto tra idee, aspettative e risultato.
L’ultima tempesta [The Finest Hours, USA 2016] REGIA Craig Gillespie.
CAST Casey Affleck, Chris Pine, Ben Foster, Eric Bana, Holliday Grainger.
SCENEGGIATURA Scott Silver, Paul Tamasy, Eric Johnson (tratta dal romanzo The Finest Hours: The True Story of the U.S. Coast Guard’s Most Daring Sea Rescue di Michael J. Tougias e Casey Sherman). FOTOGRAFIA Javier Aguirresarobe. MUSICHE Cartel Burwell.
Avventura, durata 117 minuti.