Avanti tutta, più o meno
Per colpa dell’ennesimo guaio combinato dallo scoiattolo Scrat, il mammuth Manny, la tigre Diego e il bradipo Sid, scortati dalla svitata nonnina di quest’ultimo, vengono scaraventati in mare aperto e costretti a combattere contro i pirati dello scimmione Capitan Sbudella per potersi ricongiungere alla loro famiglia.
Tenta la via delle storie parallele il quarto capitolo de L’era glaciale, spostando l’inseparabile trio sul mare dopo averlo precedentemente scaraventato sottoterra, mentre il loro branco affronta l’emersione delle placche terrestri. L’operazione riesce a metà, con il senso di scollamento fra le varie scene che gareggia con lo staccarsi della Pangea, causato dal premere l’acceleratore sui rapporti familiari – la “mammutthina” Pesca è in piena crisi adolescenziale – per dar spazio ad inseguimenti, arrembaggi e gag, ad appannaggio soprattutto della coppia Sid – nonnina. Fortunatamente il ritmo veloce delle battute impedisce di disperdersi fra le varie sequenze, con il terzetto rinforzato dalla presenza della vecchia bradipo e delle sue manie, che riesce a non far affondare il coinvolgimento dello spettatore. Pur affaticata dai forse troppi capitoli, l’avventura marina dello strano branco si sforza di non perdere il suo spirito originario, ovvero l’accettazione del diverso e l’importanza di una vera famiglia che supporti i suoi membri per quanto bislacchi siano, anche se non con quello spessore ed efficacia che contraddistinse il primo episodio della saga. Probabilmente è proprio una certa superficialità a rallentare il film, che non riesce a decidersi tra la propensione al pedagogismo e l’avventura nuda e cruda. Tutto sa di già visto e già sperimentato, non tanto perché una pellicola d’animazione di questo tipo deve rispondere a determinati cliché, quanto piuttosto perché quei cliché sono presentati troppo ripetutamente e senza approfondirne nemmeno uno. Il senso di deja-vù presente in tutto il film si acuisce inevitabilmente sul finale, omaggio chissà quanto voluto al film del 1988 Alla ricerca della Valle Incantata. Da rivedere, giusto per rammentarci che Manny & Co. non sono gli unici animali preistorici da palcoscenico.
L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva [Ice Age: Continental Drift, Usa 2012] di Steve Martino e Mike Thurmeier.
Sceneggiatura di Michael Berg, Jason Fuchs e Mike Reiss, fotografia di Renato Falcão, musiche di John Powell.
Animazione, durata 88 minuti.