Tempo di rock
“Come ha conosciuto lo sposo?”, “Con un taglio cesareo”. Dove eravamo rimasti è un film su una mamma, che ha abbandonato i figli e li ritrova adulti. Banale, direte, e infatti è così. Eppure questo film dalle premesse facili, quasi modesto nelle ambizioni, diventa qualcosa di insolito e piacevole grazie a un fuoco incrociato di talenti.
Innanzitutto quello di Diablo Cody, la scrittrice già nota per lo script di Juno e qui impegnata nella doppia veste di produttrice e sceneggiatrice. È a lei che si deve la trama convenzionale, persino un paio di situazioni trite che allineerebbero la commedia alle più timide del cinema di genere. Ma le si deve anche la capacità di trasformarle in materia grezza per trarne qualcosa di più sincero. Il risultato è una storia credibile, dove a essere convincente non è certo la rapidità con cui i rapporti mutano e si evolvono, ma l’umanità dei diversi personaggi, che dietro all’apparente status di macchietta rivelano angoli nascosti e smussati. La stessa Ricki non manca di contraddizioni, rockettara irriducibile ma convinta repubblicana, comunque capace di mettere in discussione pregiudizi e out out personali. E qui entra in gioco il secondo talento: quello di una Meryl Streep protagonista assoluta della scena, capace di incarnare l’essenza del film alternando momenti di ridicolo caricaturale a performance di incantevole intensità. L’equilibrio instabile tra patetico e poetico è la vera forza del film di Demme, terzo responsabile della sua riuscita, non certo ultimo per importanza. Con una regia partecipe e discreta, vicina ai personaggi e al loro vissuto, riesce a esprimerne la dimensione intima con una naturalezza scevra da eccessi e per questo più efficace e incisiva. È così che la Ricki della Streep appare un oggetto strampalato e fuori posto nell’asettica perfezione dell’ambiente cui appartiene l’ex marito. Ma si trasfigura in una Musa navigata ogni volta che, imbracciata la chitarra, dà sfogo alla musica e alla sua vera natura, facendo ballare e persino commuovere. Una passione che è anche quella del regista, da sempre vicino al panorama musicale, già esplorato in Stop Making Sense, The Complex Session e Storefront Hitchcock, dunque non sorprende che i momenti più riusciti siano quelli dedicati al palco, dove rivivono i successi più disparati, da Tom Petty a Bruce Springsteen passando per Pink e Lady Gaga. La colonna sonora di un’America pop rock, dove “il cuore è come un Big Mac” e il nazionalismo è una bandiera tatuata sulla schiena, buona per essere ostentata fino a che non ci si guarda allo specchio.
Dove eravamo rimasti [Ricki and The Flash, USA 2015] REGIA Jonathan Demme.
CAST Meryl Streep, Kevin Kline, Mamie Gummer, Audra McDonald, Rick Springfield.
SCENEGGIATURA Diablo Cody. FOTOGRAFIA Declain Quinn. MUSICHE Bruce Springsteen, Jenny Lewis/Jonathan Rice (eseguite da Meryl Streep).
Commedia, durata 100 minuti.