Vivere è resistere
Quello di Ali Aydin è un debutto da non sottovalutare. La gavetta come attore teatrale e la pluriennale esperienza come aiuto regista e sceneggiatore per cinema e televisione hanno reso Muffa un’opera di rilievo nel panorama cinematografico contemporaneo e il regista un promettente autore, Leone del Futuro per la Miglior Opera Prima a Venezia 2012.
Ricco di un forte esistenzialismo e del rigore formale tipico della cinematografia mediorientale (fotografia cupa, recitazione per sottrazione, dialoghi scarni ed essenziali, lunghe inquadrature statiche, montaggio minimo), il film si fa ritratto emblematico di una realtà ormai volutamente dimenticata, rendendo il protagonista simbolo di una coscienza storica e civile che non vuole farsi cancellare, persistendo nella sua pacifica protesta al fine di ottenere ciò per cui da tempo lotta. Come tanti turchi, l’anziano Barsi – umile guardiano delle ferrovie dello Stato – vuole conoscere la sorte capitata al figlio, scomparso in carcere durante le repressioni politiche di quasi vent’anni prima. %