SPECIALE WESTERN CONTEMPORANEO
Dall’uomo alla Natura
Durante una spedizione nel Nord America all’inizio dell’800, un gruppo di esploratori, alla ricerca di pelli da poter rivendere, viene attaccato da una tribù di indiani. In trenta perdono la vita ma gli altri si salvano grazie alla prontezza di Hugh Glass (DiCaprio), un trapper. Poco dopo lo stesso Glass sarà vittima di un feroce attacco da parte di un grizzly. Abbandonato da tutti e appeso alla vita con un filo, Glass dovrà lottare per sopravvivere.
Il film che, secondo tutti, porterà Leonardo DiCaprio a stringere fra le mani la tanto agognata statuetta, dopo essersi già aggiudicato il Golden Globe, e sempre che il famoso orso non gliela scippi all’ultimo, è un dramma metafisico che, per comodità, viene inserito nel calderone del genere western. In realtà, una volta allontanate l’idea di frontiera, le distese immense riprese in campi lunghissimi (poche e rapide), la figura dell’eroe che si deve redimere o riabilitare, la dialettica bene/male che rappresenta lo scontro fra i bianchi e gli indiani, quello che resta è il racconto di un uomo che abbandona le sue vesti umane per rinascere nella Natura. Alejandro González Iñárritu ripropone la stessa idea di regia che gli è valsa l’Oscar 2015 per Birdman, adattandola a un contesto aperto e, ipoteticamente, infinito, e spostando la fonte della visione dal regista all’autore. Quello che in Birdman era ricerca di una narrazione in tempo reale fisicamente appoggiata sulle sue spalle o su quelle dell’operatore, in The Revenant si stacca dalle briglie diventando occhio etereo che ricerca dettagli e dinamiche impossibili. Nella sequenza del primo attacco, ad esempio, la macchina da presa fluttua andando a cercare il centro di un’azione, soffermandosi sul corpo a corpo di Glass e, subito dopo, salendo sul cavallo di un indiano Pawnee. Si ha come la sensazione di essere già dentro al futuro, di indossare un visore a 360° capace di allargare lo spazio inquadrato ben oltre i limiti del quadro stesso , di non essere più legati all’occhio del Novecento e di poter attraversare la storia come se fosse non tanto un videogioco ma uno spazio virtuale, onirico completamente esplorabile da una posizione privilegiata. Attraverso questo occhio avvolgente vediamo Glass morire e rinascere, lasciare le sue spoglie, perdere gli affetti e, una volta soddisfatto l’ultimo afflato di umanità, la vendetta, diventare parte della Natura: non una bestia ma un essere nuovo, immortale, messianico, destinato a un’eternità solitaria.
Revenant – Redivivo [The Revenant, USA 2015] REGIA Alejandro González Iñárritu.
CAST Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter, Domhnall Gleeson, Paul Anderson.
SCENEGGIATURA Alejandro González Iñárritu, Mark L. Smith. FOTOGRAFIA Emmanuel Lubezki. MUSICHE Ryūichi Sakamoto, Carsten Nicolai, Bryce Dessner.
Drammatico/Western, durata 156 minuti.