Ve li ricordate i re di Roma?
Ispirato al Casotto di Sergio Citti del 1977, Tutti al mare è una commedia corale diretta da Matteo Cerami, e scritta dallo stesso insieme al padre Vincenzo (già sceneggiatore di Un borghese piccolo piccolo, Mortacci e La vita è bella).
Il film di Citti si svolgeva in una cabina di una spiaggia laziale, dove senza cambiare punto di vista si incontravano e scontravano le vicende di alcuni italiani, e in cui l’inghippo era soprattutto legato ad una sfera sessuale nascosta, ma che all’ombra di quelle quattro mura legnose veniva lasciata libera. Nel 2011 non ci sono più tabù da infrangere, l’omosessualità non fa più scena, il matrimonio ormai è qualcosa di dimenticato. Insomma siamo un po’smemorati come Gigi Proietti, che non si ricorda di nulla, nemmeno della sua cleptomania. E d’altro canto a infarcire il nostro “belpaese” ci sono gli immigrati, arrivati come marionette nel mondo reale, che scoprono per la prima volta la “straziante meravigliosa bellezza del creato” (e qui ritroviamo una splendida citazione pasoliniana). L’ingenuità non riguarda più neppure gli italiani, ma quei pochi che si fanno fregare da chi invece è diventato più malvagio di prima. L’amicizia sembra non essere un valore, fare l’amore è solo uno strumento per arrivare al proprio scopo. La democrazia che noi abbiamo scelto è una scusa per far lavorare come schiavi gli immigrati, che però si spaventano davanti ad un topo anziché curarlo. Qualcuno quaggiù ha perso qualcosa, ha dimenticato il significato delle cose, o forse era solo uno dei re di Roma (tra i quali c’è anche proprio Sergio Citti). Ma se la nostra storia epica ormai è un suicida pazzo senza speranza, il nostro futuro gioca con le bombe, anche se non sa cosa siano. Il debutto alla regia di Matteo Cerami è un intelligente affresco del nostro Paese smemorato, anche se quello spoglio casotto si è trasformato in un ristorante abusivo e spesso la prospettiva cambia facendo perdere l’omogeneità che aveva il film di Citti. Anche i personaggi a volte perdono un po’ di tonalità, ed è difficile anche al più attento spettatore riuscire a mettere insieme tutte le tessere della vicenda. Ma la morale di questa nostra nazione non cambia, e forse è ora di smettere di fumare la sigaretta di un’Italia bella e fresca, se la sua presunta “freschezza” – come per il pesce – è merito in verità del congelatore. “Cotolette, Ikea e un provino a Canale 5”: più italiano di così!
Tutti al mare [Italia 2011] REGIA Matteo Cerami.
CAST Gigi Proietti, Marco Giallini, Ambra Angiolini, Valerio Mastandrea, Ninetto Davoli.
SCENEGGIATURA Vincenzo Cerami, Matteo Cerami. FOTOGRAFIA Maurizio Calvesi. MUSICHE Nicola Piovani.
Commedia, durata 100 minuti.