Lots Of Laughs… mica tanto!
Se ci sono treni che nella vita non si dovrebbero mancare, ce ne sono altri che è meglio lasciar passare senza muoversi dalla banchina. Peccato che così non abbia fatto Lisa Azuelos, regista di questo remake del suo stesso film Lol, girato in terra francese e diventato poi un discreto successo.
In questa versione made in Usa ci troviamo di nuovo davanti ad un’adolescente, Lola, a cui presta il volto Miley Cyrus, che si trova a fare i conti con un amore deluso ed uno appena nato, mentre scopre che la madre ha commesso l’imperdonabile crimine di leggere il suo diario. Da qui a rimettere in discussione il loro rapporto il passo è breve. Il vuoto la fa da padrone in questo film: vuote le battute che non suscitano né risate né commozione, vuota la recitazione delle due protagoniste, incapaci di generare un benché minimo feeling, vuota la vicenda combattuta a colpi di Facebook, sms e massime da biscotti della fortuna, vuoto il ruolo dei genitori, marionette borbottanti che non riescono ad essere punti di riferimento. Miley cerca ancora disperatamente di affrancarsi dall’immagine della ragazzina tutta paillettes che cantava per la Disney, ma incappa in una pellicola che più disneyana, alla fin fine, non potrebbe essere. Tralasciando la pochezza dei personaggi, l’ambiente in cui Lola si trascina dovrebbe dipingere la società adolescenziale moderna, ma riesce solo ad inscenare uno sterile teatrino in cui si muovono studenti che sembrano star, privi tutto sommato di grossi problemi, ma anche di incapaci di grandi passioni. Tutto si esaurisce nel tempo di una chattata in compagnia. I genitori raggiungono il loro apice con la minaccia, terrificante, del sequestro del cellulare e urla e liti non sono fra adulti ed adolescenti, ma fra ragazzini-genitori e ragazzini che vorrebbero giocare agli adulti. “LOL” significa, nel gergo web, ridere a crepapelle. In realtà la risata amara strappata alla fine del film arriva pensando che, se queste sono le nuove generazioni, non è la crisi economica mondiale il nostro maggior problema.