Demolire la mediocrità
Se un film è candidato agli Oscar, anche se la cosa non è necessariamente sinonimo di “qualità”, un motivo ci sarà: Anomalisa, seconda regia dello sceneggiatore Charlie Kaufman, è candidato nella sezione Miglior Film d’Animazione… e se lo merita!
Kaufman è ormai un autore affermato che ha saputo regalarci alcune delle opere più importanti del nuovo millennio. I suoi personaggi ragionano sulla propria esistenza e gravitano intorno alla sempreverde tesi che ognuno di noi vive indossando una maschera. Una maschera che in Anomalisa si decompone letteralmente, e ciò provoca la crisi interiore del protagonista Michael, conferenziere “viaggiatore” alla ricerca di un po’ di felicità e di originalità. Una ricerca che è insita nell’individuo moderno, che si perde nella marea di banalità e di bulimia informativa, che alla fin fine lo costringe ad adeguarsi ad un pensiero comportamentale. Una delle cose più originali di questo lavoro sta nell’omologare la voce dei personaggi che gravitano intorno a Michael: solo Lisa ha una voce femminile e canta che ancora “le ragazze vogliono solo divertirsi”. Se non si è social e “visibili” non si esiste, e così si perde individualità. Non siamo nella fantascienza umanista di Se mi lasci ti cancello, dove ognuno può cancellare i cattivi pensieri/ricordi, qua siamo tutti costretti a vivere ad una dimensione. Un’analisi forse forzata e filosofeggiante, ma che è alla base del film. Michael è un novello commesso viaggiatore che a differenza di quello milleriano si sente impotente verso il suo lavoro esclusivamente per un’insoddisfazione perenne e non per conflitti con “l’altro”, ma alla fine (anche se non fisicamente) si suicida smettendo di inseguire un sogno. Anomalisa è un esempio riuscito di animazione per adulti, cadenzata dalla perfezione della stop motion e dalla pastosità dei colori che rende bene l’incubo interiore dei personaggi. Kaufman è ormai cresciuto, e dimostra che la sua missione è e sarà sempre studiare le alterazioni della mente umana. Lisa, con la suadente e sexy voce di Jennifer Jason Leigh, rappresenta l’evasione da un mondo e l’audacia che ancora noi umani possiamo dimostrare. Lei è una chimera da raggiungere, soprattutto perché nella sua semplicità è la rappresentazione della perfezione: una donna umile e senza paura di nascondere le proprie debolezze, una rarità che rimarca l’importanza delle figura femminili nel cinema americano contemporaneo, un motore della rinascita (vedi Mad Max: Fury Road e l’ultimo Star Wars). Le anomalie sono la nostra linfa vitale, sta a noi inseguirle.
Anomalisa [id., USA 2015] REGIA Charlie Kaufman, Duke Johnson.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Tom Noonan, Jennifer Jason Leigh, David Thewlis.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Angelo Maggi, Claudia Razzi, Stefano Benassi.
SCENEGGIATURA Charlie Kaufman. FOTOGRAFIA Joe Passarelli. MUSICHE Carter Burwell.
Animazione, durata 90 minuti.