Diventare grandi
Dopo il successo di Inside Out sembrava difficile realizzare una nuova pellicola; invece no, Disney Pixar torna al cinema, ma intelligentemente con una storia completamente diversa. Si gioca con i “se”: il meteorite che 65 milioni di anni fa avrebbe dovuto colpire il nostro pianeta lo ha mancato, i dinosauri così non si sono estinti e sono i protagonisti di Il viaggio di Arlo, il delizioso film d’animazione natalizio diretto da Peter Sohn.
La Pixar capovolge gli schemi: il dinosauro è la creatura evoluta, parla, si esprime, si trasforma da cacciatore a coltivatore, mentre il piccolo selvaggio è allo stato brado, grugnisce, ruba il cibo, ma in lui abitano grandi sentimenti. Il protagonista è un piccolo e gracile dinosauro – argomento non nuovo per la Disney –, Arlo (che ricorda il Piedino di La valle incantata), che dopo la morte del padre è costretto a crescere. Ciò che lo limita è la paura, quella che abita i bambini timorosi di restare soli, spaesati (Gray), piegando la definizione dei testi sull’autismo il “terrore senza nome” (Meltzer e Tustin): mentre i fratelli crescono, diventano grandi (simbolica l’impronta sulla pietra), lui resta indietro. Arlo è tanto legato alla famiglia da non essere pronto al grande passo, a spezzare il “cordone ombelicale” − quell’uovo da cui è nato così grande per contenere lui così piccolo è metafora di due figure genitoriali inconsciamente ingombranti. Sarà costretto ad abbandonare il piccolo sé per diventare il grande sé, responsabile, maturo, coraggioso, che conosce la paura e riesce a dominarla, compiendo un viaggio d’iniziazione come Simba de Il Re Leone, immerso nella natura come l’umana “selvaggia” di Pocahontas. Arlo incontra tirannosauri, pterodattili e altri animali che lo mettono alla prova, lo ostacolano. Ha bisogno di un aiutante, un cucciolo d’uomo, Spot, simile a Mowgli di Il libro della Giungla; tra di loro si instaura un’amicizia profonda, fatta di silenzi e sguardi – commovente quel cerchio fatto nella terra riecheggiante Il cerchio della vita de Il Re Leone. I due si fondono e si confondono, completandosi, mescolandosi in un soccorso vicendevole: se all’inizio di questo cammino, spaventoso, divertente, epico è Spot a “insegnare” all’altro come sopravvivere, poi è quest’ultimo ad aiutare l’amico, mettendo da parte le sue stesse esigenze. Il viaggio di Arlo è un racconto di formazione, quasi un western (superamento di frontiere fisiche, ma anche psicologiche), che tocca le nostre corde più profonde, mettendo in scena un racconto di crescita, nascita e rinascita.
Il viaggio di Arlo [The Good Dinosaur, USA 2015] REGIA Peter Sohn.
CAST (VOCI ORIGINALI) Raymond Ochoa, Jack McGraw, Jack Bright, Sam Elliott, Anna Paquin, Frances McDormand.
CAST (VOCI ITALIANE) Lorenzo D’Agata, Massimo Corvo, Perla Liberatori, Roberta Paladini.
SCENEGGIATURA Med Lefauve. MUSICHE John Powell, Alejandro de la Llosa, Thomas Newman.
Animazione, durata 100 minuti.