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Source Code

lunedì 2 Maggio, 2011 | di Francesco Grieco
Source Code
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Otto minuti di vita altrui
In Source Code Jake Gyllenhaal interpreta un ex soldato americano, il capitano Stevens, ferito gravemente in un incidente e incaricato di una missione speciale. Attraverso l’innovativo “source code”, una sorta di riassegnazione del tempo, basata sulla meccanica quantistica e sul calcolo parabolico, il suo cervello può appropriarsi per otto minuti della vita di una delle vittime di un’esplosione di matrice terroristica, avvenuta su un treno diretto a Chicago.

Lo scopo è scovare l’artefice dell’attentato. Dopo una serie di tentativi, ci riuscirà. Il secondo lungometraggio di Duncan Jones ha il grande merito di scansare l’altissimo rischio del ridicolo, facendo di un’idea non troppo originale né credibile un meccanismo a orologeria di grande tensione narrativa. mediacritica_source_code_290La maestria registica del regista figlio di David Bowie, già evidente nell’esordio low budget Moon, qui è al servizio di una storia ricca di suspense, basata su paradossi spazio-temporali e realtà parallele. L’elemento claustrofobico del primo film di Jones ritorna anche in Source Code, con il protagonista che si vede rinchiuso, al ritorno dai suoi viaggi nel tempo, in una specie di capsula non particolarmente ospitale (con almeno una sequenza memorabile: quella in cui nella capsula la corrente va via e Stevens sembra rischiare la morte per congelamento). Ritorna – come appunto in Moon – il tema dell’identità, perché Stevens, a causa dei continui traumi sia fisici che mentali continuamente vissuti, ricorda a malapena chi è. In questo l’interpretazione del bravo Jake Gyllenhaal, alternando sconcerto a disperata intraprendenza, è di grande efficacia. E come nell’esordio del regista inglese, il personaggio principale cerca di dare un senso alla propria vita pur trovandosi in una situazione decisamente assurda, difficile da comprendere. Anche lo spettatore è manipolato con abilità e tenuto all’oscuro per molto tempo delle spiegazioni necessarie a orientarsi nella trama. Ciò rende Source Code intrigante e appassionante, in particolar modo per chi accetta la confezione tutto sommato convenzionale da film di genere hollywoodiano contemporaneo.

Source Code [Id., USA 2011] REGIA Duncan Jones.
CAST Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright.
SCENEGGIATURA Ben Ripley. FOTOGRAFIA Don Burgess. MUSICHE Chris Bacon.
Fantascienza/Thriller, durata 93 minuti.

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