Alla riscoperta delle proprie origini
“Io non mi sento argentino, ma per fortuna o purtroppo lo sono”. La celebre canzone di Gaber, riadattata per l’occasione, sembra una sintesi perfetta di Il cittadino illustre di Mariano Cohn e Gastòn Duprat.
Daniel Mantovani, scrittore misantropo e schivo, ha appena ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura in occasione del quale ha tenuto un discorso che ha spiazzato tutto il mondo accademico per il suo pessimismo. Riceve inviti da ogni parte del mondo per partecipare a conferenze, onorificenze e quant’altro declinando ogni volta qualsiasi proposta. Tuttavia l’invito più inaspettato è quello proveniente da Sales, la piccola città natale che ha lasciato appena ha potuto per incominciare la sua carriera di scrittore. Mantovani è stato invitato a Sales per ricevere la cittadinanza onoraria che prevede grandi festeggiamenti. Decide di accettare l’invito e si reca nella città natìa dove non mette piede da più di 30 anni. All’inizio Daniel trova una comunità aperta ad accoglierlo e a salutarlo come un eroe nazionale, ma pian piano il suo ruolo da intellettuale comincia a stridere con le abitudini di un paese di provincia. I due registi affrontano il tema ancestrale del rapporto tra l’intellettuale e la società donando al film un taglio quasi documentaristico all’inizio per poi scivolare inesorabilmente nel grottesco. Tutta la prima parte del film è un reportage del viaggio del protagonista fino a Sales e dell’incontro con gli abitanti della città. La macchina da presa segue il protagonista da vicino con uno stile quasi “amatoriale”. Nella seconda parte, invece, le inquadrature sono più statiche e i colori frizzanti delle case soleggiate di Sales lasciano spazio a scene principalmente notturne in cui Daniel si trova catapultato in una strana vicenda dalle tinte quasi poliziesche. Il cinismo e l’ironia del protagonista risaltano maggiormente all’interno di una comunità volutamente descritta sopra le righe accentuando il disagio dello scrittore nel trovarsi straniero nella sua città natale. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Il cittadino illustre è il viaggio grottesco di un intellettuale alla riscoperta delle proprie origini dalle quali era (giustamente) scappato. Infatti, per un volta, il confronto con il proprio passato non risulta essere un’esperienza positiva, ma un viaggio in una mentalità provinciale che non comprende e non accetta nulla di diverso dalla sua realtà. Oscar Martìnez, premiato meritatamente con la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Maschile, contribuisce a rendere vero ed apprezzabile un intellettuale moderno con i suoi difetti e le sue nevrosi in un’opera ben riuscita che si sviluppa tra il comico e il tragico.
Il cittadino illustre [El ciudadano ilustre, Argentina/Spagna 2016] REGIA Gastón Duprat, Mariano Cohn.
CAST Oscar Martínez, Dady Brieva, Andrea Frigerio, Belén Chavanne.
SCENEGGIATURA Andrés Duprat. FOTOGRAFIA Mariano Cohn. MUSICHE Toni M. Mir.
Drammatico/Commedia, durata 118 minuti.
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