Il potere è una stanza chiusa
Come già visto in Sieranevada di Puiu, il cinema rumeno spesso si muove in interni stretti, in locali delimitati in cui il discrimine tra vedere e non vedere, sapere e non sapere è segnato da porte aperte o chiuse. Anche in Illegittimo di Adrian Sitaru − presentato a Berlino e poi a Torino lo scorso anno −il racconto e le sue pieghe sempre più nere vengono mostrati attraverso i muri e le porte.
Quelli che costituiscono la casa degli Anghelescu, la cui serenità va in pezzi quando i figli scoprono che il padre dottore, durante il regime di Ceausescu, era un delatore che rivelava i nomi delle donne intenzionate ad abortire. La questione però non è solo morale: due dei fratelli hanno una relazione incestuosa. Scritto da Sitaru con Alina Grigore, Illegittimo è un dramma in cui la famiglia e il regime diventano un’unica cosa sovrapponendosi attraverso una feroce allegoria che è anche un piccolo saggio di drammaturgia cinematografica e di regia in interni. Innanzitutto, la figura del padre incarna su di sé tanto l’autorità familiare e sociale (è anche un dottore, un rinomato professionista che può dare alla famiglia una rispettabilità borghese per altri ignota) e quella politica essendo stato “al soldo” della dittatura; inoltre lo slittamento tra aborto e incesto consente a Sitaru di applicare un ragionamento tanto assurdo quanto ferreo sul rapporto tra comportamenti umani, etica culturale e reazione del regime vigente. Così Illegittimo diventa un atto d’accusa duro e molto teso che costruisce un mondo realistico ma non reale (quindi allegorico) in cui la ragionevolezza è sostituita di continuo dalla violenza fisica e verbale. Sitaru si dimostra − dopo una serie di corti di alto livello − capace di lavorare con finezza e al tempo stesso in modo viscerale sull’oppressione, su un’altissima tensione comunicativa che trasmette allo spettatore delle sensazioni dei personaggi più che le loro idee: e in questo senso torna il ruolo fondamentale degli interni, delle quattro mura più o meno ampie o sottili che delimitano i personaggi in quasi ogni scena. Il passaggio tra il grande salone del folgorante avvio e le stanze in cui lo spazio comprime corpi e sentimenti, possibilità e valori, sono la dimostrazione di un talento che il successivo The Fixer continuerà a confermare.
Illegittimo [Ilegitim, Romania 2016] REGIA Adrian Sitaru.
CAST Adrian Titieni, Alina Grigore, Robi Urs, Bogdan Albulescu, Cristina Olteanu.
SCENEGGIATURA Adrian Sitaru, Alina Gregore. FOTOGRAFIA Adrian Silisteanu, Alexandru Timosca. MONTAGGIO Theo Lichtenberger, Mircea Olteanu.
Drammatico, durata 89 minuti.