“Il film che il Vaticano non vorrebbe mai che tu vedessi”, dichiara il trailer e non a caso: questa volta si tratta di esorcismi “clandestini”.
Così possono essere chiamate le pratiche che si svolgono ne L’altra faccia del diavolo dai due preti che cercano di aiutare Isabella Rossi a svelare il mistero che si porta dietro fin dall’infanzia.
Lo scopo della ragazza, giunta in volo a Roma e poi recatasi a Città del Vaticano, è quello di far luce sui fatti accaduti a sua madre, coinvolta in un pluriomicidio durante un presunto esorcismo nel lontano 1989. Si scopre infatti che la madre è posseduta da più demoni che si diffondono nelle altre persone con la stessa facilità con cui si prende un’influenza stagionale. Per raccontare la vicenda di Isabella il regista William Brent Bell usa l’espediente del mockumentary, tecnica molto usata recentemente nel genere horror grazie anche al successo della trilogia Paranormal Activity. Il film appartiene al filone nato dal famoso L’esorcista e rispecchia i caratteri fondamentali del genere che include ospedali psichiatrici, camere da letto, stanze buie e persone che assumono posizioni a dir poco improbabili. Ma l’intento della pellicola non è solo quello di spaventare, essa infatti propone un tema piuttosto innovativo che prende di mira l’oscurantismo della Chiesa. Tuttavia il film non riesce a reggere né l’elemento horror né quello innovativo. La sensazione è che il regista abbia fretta di terminare il film, mostrandoci un evento dopo l’altro senza soffermarsi su nessuno in maniera particolare. La caratterizzazione dei personaggi non viene approfondita, lasciando che il film, che avrebbe potuto avere più spessore narrativo, si concluda in maniera piuttosto “trash”. La colpa potrebbe essere attribuita anche al budget molto limitato che accomuna ultimamente i film del genere che però non ha sfavorito gli incassi. In America ha spuntato al botteghino oltre 53 milioni di dollari. Successo che si spiega solo per il fascino che i found-footage esercitano ancora sullo spettatore (dall’epoca di The Blair Witch Project).