SPECIALE DEMENZIALITÀ U.S.A.
Vent’anni dopo
Riprendere un cult venti anni dopo è sempre un’operazione rischiosa, tanto più se – come nel caso dei fratelli Farrelly – si viene da un periodo di appannamento, lontano da quegli anni Novanta/primi anni Duemila in cui si è stati protagonisti decisivi nell’evoluzione del comico alzando l’asticella del rappresentabile.
Lo spettatore quindi – soprattutto colui che ha visto il primo Scemo & più scemo ai confini dell’adolescenza, ripetendo le gag fino alla nausea e alla disperazione di professori e genitori e l’ha rivisto anni dopo con maggiore consapevolezza – si avvia verso la sala con un misto tra la grande ed entusiastica attesa e il timore di venir deluso da un’opera fuori tempo massimo, stanca e senza alcuna urgenza. Scemo & più scemo 2, presto, però, scaccia via queste paure. Può anche essere vero che questo sequel non aggiunga più di tanto all’iconografia del demenziale, ma certamente non appare come un superfluo recupero fine a se stesso. Non solo perché di per sé è, forse, più divertente del primo (e in questo è decisiva la cresciuta perizia tecnica dei fratelli autori, ai tempi ancora acerbi) e con un numero maggiore di gag riuscite (anche se avrebbe giovato una ventina di minuti in meno); ma soprattutto perché l’idiozia dei due protagonisti diventa testimone e simbolo del tempo trascorso in questo ventennio, nella loro vita come nella storia del cinema, accentuando ed esplicitando così quel retrogusto acre e amaro che nel primo capitolo era solo vagamente accennato. Si ride parecchio ma si rimane sgomenti nel vedere due cinquantenni che ancora confondono mittente e destinatario, e il constatare il loro disadattamento inconsapevole e cresciuto in maniera esponenziale agli anni trascorsi lascia, dopo la risata, un groppo in gola e una sensazione di scoramento e di malinconia. Così, in questo modo, il film diventa una sorta di dichiarazione d’orgoglio del genere demenziale, arrivato significativamente in un momento in cui quel modo di concepire la comicità non gode di grande salute e in cui più che nel grande schermo trova espressione nella viralità della Rete e dei social network: non aggiunge nulla al suo sviluppo, ma ribadisce e sottolinea la sua capacità di rappresentare i confini di ciò che è socialmente e diffusamente accettato, di giocare con il “non detto ma pensato” e di rappresentare l’idiozia da un lato come immagine del disadattamento e dall’altro come scardinatore. Scemo & più scemo 2 diventa così un film esilarante e allo stesso tempo cupo, divertente e crepuscolare, una summa del genere che allo stesso tempo può essere letta come orgogliosa pietra tombale.
Scemo & più scemo 2 [Dumb & Dumber To, USA 2014] REGIA Bob e Peter Farrelly.
CAST Jim Carrey, Jeff Daniels, Kathleen Turner, Rachel Melvin, Laurie Holden.
SCENEGGIATURA Bob e Peter Farrelly. FOTOGRAFIA Matthew F. Lionetti. MUSICHE Empire Of The Sun.
Commedia/Demenziale, durata 110 minuti.