Un nuovo classico
Lo studio Disney ha guardato a tutto quello che l’ha reso la fabbrica dei sogni che tutti conoscono, l’ha messo insieme, ed ecco emergere – letteralmente – il film Oceania.
Giovanissima, curiosa ed intrepida, Vaiana lascia la sua isola nel tentativo di salvarla e capire perché, fin da che ne ha memoria, l’oceano sembri chiamarla e parlarle di un passato che la sua gente sembra aver dimenticato. Tutto qui. Ma in questo tutto, lo studio di animazione ci ha messo il meglio di ottant’anni di esperienza, facendo sì che i motivi per guardare Oceania si dividano equamente tra animazione fluida, colorata e viva, trama onesta senza buchi né inutili orpelli, tema del viaggio come scoperta di sé, e una colona sonora destinata ad essere sentita a lungo. Caldo e colorato come il mondo di dettagliatissima ispirazione polinesiana in cui Vaiana viaggia rischiando il tutto per tutto, non solo per salvare la sua gente, ma anche per capire chi lei stessa sia destinata ad essere pur scissa tra doveri e sete di avventura, il film usa la metafora della navigazione per srotolare la storia di un’esploratrice in cerca della sua meta, affiancandole un gallo svitato, una nonna ribelle e un semidio che rincorre passati fasti. E proprio la ricerca che, come per gli antichi cavalieri, le fa lasciare tutto alle spalle, è destinata a cambiarla, sotto lo sguardo dell’oceano, comprimario a tutti gli effetti, mutevole, amichevole o misterioso, ma sempre presente come via da percorrere verso l’enigma finale. Portando in campo le classiche tematiche della ragazza che deve crescere, della ricerca dell’identità, della ribelle con una causa, la Disney naviga sicura attraverso la trama dando il giusto spazio a ciascuno, ma sempre con l’intento di farci testimoni delle avventure di Vaiana, intrepida come Mulan, ribelle ma più centrata di Merida, pronta a far sentire la sua voce come Tiana, ed irrequieta quanto Belle. Al di là di nemici iconici, pazzeschi effetti speciali e grandi musiche, infatti, la giovanissima Vaiana è il cuore pulsante attorno a cui il film si sviluppa, ed assistere al suo viaggio, fisico e metaforico, garantisce di assistere ad una favola che ha il gusto di quelle classiche dell’infanzia e il sapore tutto nuovo che solo le avventure ben narrate sanno dare.
Oceania [Moana, USA 2016] REGIA John Musker, Ron Clements.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Auli’i Cravalho, Dwayne Johnson, Rachel House, Alan Tudyk.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Emanuela Ionica, Chiara Grispo, Angela Finocchiaro, Raphael Gualazzi.
SCENEGGIATURA Jared Bush. MONTAGGIO Jeff Draheim. MUSICHE Mark Mancina, Lin-Manuel Miranda, Opetaia Foa’i.
Animazione, durata 107 minuti.