Apescalypse Now
The War – Il pianeta delle scimmie di Matt Reeves, terzo e ultimo capitolo della saga inaugurata nel 2011 da L’alba del pianeta delle scimmie, conferma quanto di buono era stato visto nelle due puntate precedenti e conferma come alla base del reebot ci sia la volontà di trasmettere l’idea di un blockbuster esplicitamente “adulto”, per il pubblico di riferimento come per il tono e la maniera, appunto, esplicita di affrontare certe tematiche.
Questo terzo capitolo è infatti ancor più cupo, tetro, duro e disincantato, esplicito nella rappresentazione della violenza, della guerra come nei rimandi agli archetipi della tragedia familiare e storica, d’evidente ispirazione shakespeariana – chiave di lettura del resto già evidenziata nel primo capitolo quando lo scimpanzè Cesare leggeva proprio il Giulio Cesare. The War racconta innanzitutto la vendetta, l’ossessione e la deriva disumana a cui un conflitto costringe i suoi protagonisti; ossessionato dall’idea di vendetta è proprio Cesare, l’intelligente e coraggioso primate già costretto a essere leader in una guerra che non ha voluto. Cesare cerca ossessivamente, a seguito di una tragedia familiare, la resa dei conti con un luciferino, cinico e un po’ folle colonnello, interpretato ottimamente da Woody Harrelson e chiaramente ispirato al Kurtz di Apocalypse Now (uno dei riferimenti cinematografici più evidenti). Salvo poi scoprire che il nemico è un po’ il suo specchio e la sua nemesi, dal percorso e dai tormenti interiori non così diversi, dal passato altrettanto tragico e anche lui costretto dalla guerra a cambiare e a fare scelte indicibili. Il tema dell’accettazione del diverso e della necessità della convivenza, dalle chiare metafore sociali e contemporanee, che già non era il tema portante nei primi due capitoli, qui quasi scompare; Reeves infatti preferisce suggerire e mostrare quali potranno essere le conseguenze della mancata tolleranza e della vittoria degli estremismi metaforizzata nel secondo capitolo; e il campo di concentramento in cui sono imprigionate le scimmie costrette a lavorare in condizioni disumane per costruire un muro che protegga l’accampamento del colonnello ha effettivamente più di un inquietante eco nella realtà. Per quanto evidenti, queste tematiche, come detto, rimangono secondarie rispetto al racconto dell’ossessione di Cesare, del suo percorso e del confronto con il nemico/nemesi, sullo sfondo di battaglie rese con efficace piglio epico (e anche realista), una fotografia dark e cupa e una sensazione quasi nichilista di fondo. Pochi e per fortuna non decisivi sbandamenti, tra cui i debiti da pagare ai canoni del macrogenere blockbuster, il personaggio comico, per fortuna non invadente, e la retorica del rapporto con la bambina.
The War – Il pianeta delle scimmie [War for the Planet of Apes, USA 2017] REGIA Matt Reeves.
CAST Andy Serkis, Woody Harrelson, Steve Zahn, Amiah Miller, Terry Notary.
SCENEGGIATURA Marck Bomback, Matt Reeves. FOTOGRAFIA Michael Seresin. MUSICHE Michael Giacchino.
Avventura/Guerra/Fantastico, durata 140 minuti.