Il Calvert Journal Film Festival annuncia il programma della sua seconda edizione
Il magazine britannico The Calvert Journal si appresta a inaugurare la seconda edizione del suo festival virtuale dedicato al grande cinema dell’Europa orientale, dei Balcani e dell’Asia Centrale. La rivista online londinese, gestita dalla fondazione Calvert 22, si occupa di coprire la cultura e la creatività del “Nuovo Est” del mondo, dalla Slovenia al Kazakistan, proponendo un mix quotidiano di articoli di approfondimento, interviste, servizi fotografici e reportage.
L’edizione di quest’anno si svolgerà dal 18 al 31 ottobre. Il festival proporrà 35 titoli, suddivisi in sette categorie: documentari, film d’animazione, lungometraggi di fiction, film degli studenti delle scuole di cinema, film sperimentali, cortometraggi e proiezioni speciali.
Quest’ultima sezione, di natura non competitiva, offrirà cinque film che mirano a scardinare i confini tradizionali tra generi e linguaggi cinematografici. I titoli saranno disponibili per 48 ore sulla piattaforma Eventive e potranno essere acquistati biglietti per i singoli film e diversi tipi di pass. Il festival sarà accompagnato da una serie di articoli, interviste ed eventi online per stimolare nuovi dibattiti sulle sfide, le opportunità e le diverse identità della macro-regione del “Nuovo Est”.
Inoltre, il programma ospiterà sette anteprime mondiali. Tra queste, citiamo Routes, un documentario lungometraggio sulla rotta balcanica attraversata dai migranti; Ok Good, un documentario musicale sulla vita nelle aree rurali più remote della Russia; All the Dreams We Dream, un corto d’animazione sulla carestia kazaka del 1931 e The Moon, un film sperimentale tratto da un racconto popolare udmurto.
Si segnala anche la presenza del dramma storico Nova Lituania (candidato agli Oscar 2020 per la Lituania), il film d’animazione My Favourite War, il documentario sul ghetto di Varsavia Warsaw: A City Divided, il film etnografico tagico Rhythms of Lost Time, il teen drama rumeno Otto the Barbarian e il film d’animazione estone Cosmonaut.
In ogni sezione, ad eccezione delle proiezioni speciali, i titoli competeranno per il premio per il miglior film. La giuria di quest’anno vedrà la partecipazione del cineasta kazako Adilkhan Yerzhanov (regista di Yellow Cat, presentato l’anno scorso nella sezione Orizzonti di Venezia), l’attrice bosniaca Selma Alispahić (Secrets from the Past, Selam), l’attivista e regista lituano Romas Zabarauskas (The Lawyer), la regista kosovara Norika Sefa (il suo Looking for Venera ha vinto il premio speciale della giuria a Rotterdam), la produttrice ucraina Natalia Libet (il suo Stop-Zemlia ha vinto l’Orso di Cristallo a Berlino), l’antropologo e documentarista ceco Pavel Borecký (il suo primo lungometraggio, Living Water, ha debuttato quest’anno a Visions du Réel), la critica cinematografica e programmatrice neozelandese Carmen Gray, la programmatrice e giornalista lettone Zane Balčus e la critica cinematografica e giornalista scozzese Amber Wilkinson.
Tra i partner dell’evento, oltre alla stessa Mediacritica, figurano Cineuropa, Little White Lies, l’European Cultural Foundation, Film Ireland, Eye for Film, East Journal, Kino Raksti, Dirty Movies, Steppe, la facoltà di Arti Drammatiche dell’Università di Belgrado, Scena9, Diez, Cinema Femme ed il Centre for Russian, East European and Eurasian Studies dell’Università’ di Pittsburgh.
Per ulteriori informazioni sul festival e sui biglietti in vendita, potete consultare questo link: https://www.calvertjournal.com/filmfestival