Attenzione! Questo film si autocancellerà dalla vostra memoria entro cinque secondi
Qualche premessa interessante c’è, in questo Cowboys & Aliens. L’idea di contaminare il western con la fantascienza può riservare piacevoli sorprese, e ci sono nomi in gioco che fanno ben sperare, soprattutto in sceneggiatura, dove tra i sei autori spiccano Roberto Orci, Alex Kurtzman, Damon Lindelof, stretti collaboratori di J.J. Abrhams in tutte le sue più recenti produzioni.
E’ tutto il resto che desta preoccupazione, l’atmosfera da scialbo blockbuster concepito a tavolino per raggiungere un maggior pubblico possibile è troppo forte: attori scelti palesemente per coprire una vasta fascia d’età – una star del momento, Daniel Craig, una star ormai stanca, Harrison Ford, e una possibile nuova star, Olivia Wilde – un regista di relativo successo, Jon Favreau, di cui si può dir tutto tranne che definirlo originale, e un nome tra i produttori esecutivi che ultimamente non auspica niente di buono, Steven Spielberg. Purtroppo, dopo appena cinque minuti, tutte le peggiori aspettative vengono confermate: Cowboys & Aliens è quanto di più banale, stupidamente illogico, mal scritto e privo di interesse si possa pensare.
Nell’Arizona di fine ‘800, Daniel Craig si risveglia in mezzo al deserto, ferito e con uno strano bracciale metallico al polso. Non sa chi è e neppure cosa ci fa lì, ma subito ammazza tre bifolchi e si dirige verso la città di Absolution. Qui non fa in tempo a venire alle mani con Harrison Ford, mandriano cattivo dai metodi bruschi, che gli alieni attaccano la città e rapiscono una lunga sfilza di personaggi secondari. Urge missione di soccorso, alla quale si uniscono anche gli indiani e dei fuorilegge. Distruggeranno la minaccia extraterrestre, e capiranno che lavorare insieme per un futuro migliore è meglio che farsi la guerra.
Tutti gli stereotipi del western e della fantascienza sono riproposti fedelmente senza alcun tipo di rielaborazione, ammucchiati uno sopra l’altro senza il minimo rispetto per l’intelligenza dello spettatore, la cui pazienza svanisce velocemente davanti alla recitazione cagnesca di Ford, all’idiozia dei dialoghi e alla musica inutilmente pomposa. Fosse una parodia, o comunque un film che non si prende troppo sul serio, Cowboys & Aliens avrebbe anche avuto un senso, ma la totale assenza di ironia non fa altro che piantare l’ultimo chiodo sulla bara di quella che è solo una fredda produzione del settore marketing hollywoodiano, piuttosto che un’opera cinematografica. Simile a centinaia di altri film, Cowboys & Aliens affonda subito nell’oceano delle banalità, scomparendo nella memoria senza lasciar alcuna traccia di sé. Ci sono modi migliori di impiegare il proprio tempo.