Archivio Aperto, 27-28 ottobre, Bologna
Filmare la vita
Due giorni intensi di eventi e proiezioni, nel programma dell’edizione 2012 di Archivio Aperto, il festival organizzato da Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, giunto ormai alla quinta edizione.
Anche quest’anno gli spettatori bolognesi hanno potuto ammirare una gran quantità di pellicole in diversi formati, in occasione della Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo UNESCO, il 27 ottobre, e visitare il prezioso archivio dell’associazione, che da dieci anni si occupa di salvaguardare il patrimonio filmico familiare e amatoriale italiano. Il festival è iniziato con un seminario, volto ad illustrare i percorsi di ricerca che caratterizzano l’attività di Home Movies, e con la proiezione degli straordinari Diaries (1971-1976) di Ed Pincus, ritratto di una coppia e di un’epoca, allo stesso tempo. E, passando per gli 8mm di un’altra coppia di artisti, Gianni Toti e Marinka Dallos, si è giunti al consueto appuntamento con la proiezione degli Hollywood Home Movies, provenienti dall’Academy Film Archive di Los Angeles: brevi ma eccezionali testimonianze filmate della vita privata di vecchie star del cinema del calibro di Alfred Hitchcock. Un 16 mm del 1928, dal set di Blackmail, dove il giovane regista dà indicazioni agli attori Cyril Ritchard e Anny Ondra per la scena di un bacio e scherza con loro, sollevando, da vero burlone, la gonna dell’attrice. E ancora, un altro 16mm dell’anno successivo, in cui Hitchcock sale su un treno con la moglie Alma e la figlioletta Pat, nata da una decina di mesi. È a colori, invece, ma sempre in 16mm, il film di Jean Negulesco girato durante una festa alla villa al mare, a Malibu, di proprietà di Anatole Litvak, nel 1940. Oltre al padrone di casa, si riconoscono, tra gli ospiti che ballano, giocano e scherzano sereni, James Stewart, mentre mangia e sgrana l’occhio, Ida Lupino con le sue scarpe rosse, che fa la linguaccia e beve un bicchiere, poi Herbert Marshall, Louis Hayward, Geraldine Fitzgerald, Reginald Gardiner e anche Peter Lorre. Si torna al bianco e nero, infine, con l’ultimo 16mm della serie, una sorta di backstage dal set di Odissea tragica, diretto da Fred Zinnemann nel 1947, tra le rovine della Germania distrutta dalla guerra. Da segnalare anche le serate intitolate Cine Live, riuscita combinazione di cinema e musica dal vivo. Bologna 67/77 è il montaggio, a cura di Lucia Tralli, di una selezione di 8mm, Super8 e 16mm dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, musicati da Nicola Bagnoli, in abbinamento ai testi poetici letti dal fratello Vincenzo. Una suggestiva associazione di canzoni originali e immagini, che mostrano una città in trasformazione, descrivono il paesaggio naturale ed urbano, ma anche la vita dei bolognesi. Renato Rinaldi e il trombettista Mirko Cisilino, invece, hanno accompagnato musicalmente Afghanistan 1969 (foto sopra e in home page), la raccolta dei Super8 di Anna Bavicchi, uno sguardo attento sulla realtà afghana dell’epoca, contraddittoria ma affascinante.