The Last Action Hero
Nessun collegamento che lo faccia appartenere alla società civile, nessuna storia antecedente, nessun legame: così Jack Reacher ci appare fin dall’inizio nella pellicola. Agente, soldato, detective, il protagonista è forse più semplicemente un Personaggio che si cala nel mondo, chiamato per caso, nominato da un cecchino dopo una strage di civili.
L’intreccio fin da subito ha interesse a svelarci come il colpevole non sia lui, Jack Reacher. Il suo animo da duro, la battuta sempre pronta, l’estrema arguzia durante le indagini, la capacità di combattimento lo fanno un eroe imbattibile, un personaggio di fantasia, irreale, costruito; ci appare così non solo perché è impossibile scinderlo dalla maschera di Tom Cruise, demiurgo di questa operazione, ma anche perché tutto è giocato per creare un’attesa e un’aspettativa nei confronti di un protagonista, di qualcuno che deve essere al centro della scena nella sua perfezione di action hero. L’enfasi riposta nel personaggio è portata però a parodiarlo: le sue indecisioni e i suoi sbagli – clamorosi se pensiamo a chi abbiamo di fronte – risultano ridicoli soprattutto perché è lui stesso ad escluderli, egli vuole essere un eroe e si considera tale. Un giustiziere al di sopra delle parti, rappresenta un’ambivalenza di fondo tale da renderlo incapace di rappresentare una vera parte politica. Repubblicano o democratico? Le due fazioni non sono mai tirate in ballo apertamente ed è interessante come i temi rappresentati siano, considerando la contemporaneità, cruciali: la pena di morte, il rapporto con le armi e le stragi di innocenti, nonché quella che ormai sembra essere una costante nel cinema statunitense, cioè l’affiliazione tra l’omicidio e lo spirito d’impresa capitalistica. Jack Reacher sotto questi aspetti mostra di essere personaggio fittizio, la sua propensione a cambiare continuamente inclinazione lo rendono protagonista perfetto in grado di aggraziarsi qualsiasi tipo di pubblico e incapace di offendere alcuno; é l’eroe per tutti, in grado di non legare con nessuno ma con la capacità di lasciare il segno ovunque. Il suo animo è però quello di un giustizialista, di chi la legge la fa da sé, e forse proprio in questo ci dà prova della sua essenza fittizia: la sua in fondo non rappresenta altro che la violenza di un film. Oppure no?
Jack Reacher – La prova decisiva [Jack Reacher, USA 2012] REGIA Christopher McQuarrie.
CAST Tom Cruise, Robert Duvall, Werner Herzog, Rosamund Pike.
SCENEGGIATURA C. McQuarrie, Josh Olson. FOTOGRAFIA Caleb Deschanel. MUSICHE Joe Kraemer.
Azione, durata 130 minuti.