SPECIALE STREGHE AL CINEMA
C’è sempre un motivo!
Bella e spietata, malvagia e sadica, una femme fatale con corna e mantello, diventata poi icona nell’immaginario collettivo: questo è Malefica, la strega cattiva – che trae ispirazione dalle fiabe di Charles Perrault e dei Fratelli Grimm – di La bella addormentata nel bosco (1959), riportata ora al cinema dal designer premio Oscar Robert Stromberg (Avatar, Alice in Wonderland), per la prima volta nei panni di regista con Maleficent, prodotto da Angelina Jolie.
Per tutti Malefica è un villain spaventoso, di una malvagità quasi atavica; non c’è nessuna motivazione per la sua crudeltà, solo puro esercizio di potere: Malefica non è stata invitata al battesimo di Aurora, figlia di Re Stefano e della regina Leah, e per questo decide di maledire la neonata.
Mentre nell’opera del ’59 la protagonista è Aurora, qui, Maleficent, pur riproponendo l’immagine originale nei trucchi e costumi, si cambia registro e si indaga il lato oscuro della Bella addormentata; la strega che turba i sogni dei bambini, interpretata da Angelina Jolie, ci si chiede perchè Malefica sia così diabolica. Vediamo la giovane fata che abita la Brughiera, che si innamora di Stefano, padre di Aurora, e, delusa da lui, diventa cattiva, sfogando rabbia e odio. Non si può non essere dalla sua parte, odiare quell’uomo – lui sì perfido e senza cuore – che l’ha tradita. Sinuosa, venere nera, si muove come fata madrina per aiutare e salvare Aurora e la dolce ragazzina, piatta e poco incisiva dal punto di vista sceneggiatoriale, come brezza, soffia sull’aridità e sulla perfidia di Malefica che si scioglie in un pianto quasi materno. Oramai da tempo il cinema si interessa alle cattive – la Regina di Julia Roberts nella Biancaneve di Singh, quella di Charlize Theron in Biancaneve e il cacciatore di Sanders -, rimaneggiando e rimodernando le storie con nuove prospettive (La bella e la bestia), con il 3D e i nuovi mezzi tecnologici. D’altra parte parte Disney tenta di aggiornarsi, narrando di donne moderne – non ci sono veri uomini ma solo macchiette; il principe è uno sbarbatello con ciuffo e sorriso ebete, Stefano è avido e falso -, coraggiose e “femministe” (il bacio di chi salverà la dolce Aurora?). Magnetica e carismatica, la Jolie veste i panni di Malefica, catalizzando su di sé l’attenzione; il volto truccato – dotato di protesi che rendono ancor più aguzzo il suo viso scavato -, quasi scolpito e levigato, di una bellezza “commovente”, fa trasparire struggimento attivo e una gamma emozionale ampia. Maleficent è un film godibile, che si regge totalmente sull’interpretazione della sensuale protagonista che con anima e fattezze dark insegna che le favole esistono, che per tutto c’è un motivo.
Maleficent [id., USA 2014] REGIA Robert Stromberg.
CAST Angelina Jolie, Elle Fanning, Sharlto Copley, Lesley Manville, Imelda Staunton, Juno Temple.
SCENEGGIATURA Paul Dini, Linda Woolverton, John Lee Hancock. FOTOGRAFIA Dean Semler. MUSICHE James Newton Howard.
Fantastico/Azione/Romantico/Avventura, durata 97 minuti.