32° Torino Film Festival, 21-29 novembre 2014, Torino
SPECIALE 32° TORINO FILM FESTIVAL
Dimostrarsi degni
Nella sezione Festa Mobile dell’odierna ottima edizione del Torino Film Festival, spicca Infinitely Polar Bear: una dramedy familiare dal prorompente sapore indie, scritta e diretta da Maya Forbes con Mark Ruffalo in un ruolo protagonista.
Ambientata – salvo un breve cappello introduttivo – a Boston nel 1978, la vicenda ruota attorno a Cam Stuart, un padre di famiglia alcolista e affetto da un disturbo depressivo bipolare che si ritrova a dover prendersi cura delle due figlie poiché la moglie (Zoe Saldana), da cui è separato, è costretta a lavorare fuori sede per un anno. Una situazione che si manifesta quale punto di partenza per una serie di prove che determinano l’evoluzione strutturale del personaggio. Cam deve dimostrare di saper dirimere le proprie dipendenze (prima prova), di essere in grado di mantenere intatto il nido (seconda prova) e di riconfermarsi buon marito (terza prova). Il premio riguarderà la riconquista della moglie e il riassestamento del nucleo famigliare. Le tre prove sono strutturate in modo parallelo e non consequenziale, e si inseriscono in un climax la cui intensità viene puntualmente interrotta dall’alternanza irregolare dei successi e delle ricadute del protagonista. Non è automatico, infatti, che una volta che il personaggio superi un ostacolo vi sia un turning point che gli faccia sovrastare gradualmente i successivi; al contrario, capita puntualmente che Cam riesca a concludere proficuamente una giornata per poi ritornare a sbronzarsi precipitando nuovamente al punto di partenza. Una narrazione che lascia emergere una sorta di naturalismo di fondo basato sull’approfondimento dell’aspetto prettamente umano del dramma, in quella linea che unisce James L. Brooks a Judd Apatow. In questo frangente è, dunque, l’effetto-realtà a manifestarsi quale elemento maggiormente riuscito di Infinitely Polar Bear, grazie anche alla magistrale interpretazione di Mark Ruffalo che si ritrova perfettamente a proprio agio nel ruolo di padre problematico. Lo stile indie del film, può invece risultare irritante nella scelta di una musica un po’ ordinaria per il genere (composta da Theodore Shapiro) e dall’invadenza di inserti che imitano i filmati familiari. Tuttavia quest’ultima componente non è da considerarsi puramente decorativa ma rimanda all’autobiografismo di una vicenda che riprende il vissuto giovanile della stessa Maya Forbes. Per queste ragioni, l’autrice ha deciso di far interpretare alla propria figlia dodicenne, Imogene Wolodarsky, il ruolo di lei da ragazza. Un film che lascia ben sperare nel futuro di un cinema dalla struttura forte e che dimostra la costante qualità di uno dei festival migliori in Italia.
Infinitely Polar Bear [id., USA 2014] REGIA Maya Forbes.
CAST Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley Aufderheide, Keir Dullea.
SCENEGGIATURA Maya Forbes. FOTOGRAFIA Bobby Bukowski. MUSICHE Theodore Shapiro.
Commedia/Drammatico, durata 90 minuti.