SPECIALE VENEZIA 74
Monumento alla civiltà
C’è qualcosa di commovente, puro e persino ingenuo nel modo in cui Frederick Wiseman, 87 anni, guarda all’umanità. Ne riceviamo conferma ad ogni suo nuovo fluviale lavoro, che si parli di una prestigiosa università californiana (At Berkeley), di una zona urbana del Queens ad alto tasso di multiculturalità (In Jackson Heights) o di uno dei musei più frequentati al mondo (National Gallery).
Al centro di Ex Libris c’è la biblioteca pubblica di New York – con le sue 92 filiali dislocate tra Manhattan, il Bronx e Staten Island – e c’è più di ogni altra cosa la vita in divenire, la “presa diretta”di convention con studiosi e cantanti (Elvis Costello), riunioni del direttivo (argomento: la riduzione del divario digitale), bizzarre richieste di prestito (ma gli unicorni esistono sì o no?), corsi di scrittura per bambini e di letteratura per anziani. Ad unire il flusso eterogeneo e continuo degli incontri, l’idea di cultura; anzi, l’idea indefessa di fiducia nella cultura che genera per naturale e quasi ovvia conseguenza democrazia. Di questo Wiseman è assolutamente certo, e del resto se l’obiettivo principale del genere documentario è – nomen omen – documentare il reale, Ex Libris (e tutta la produzione del regista di Boston, arrivato al 44° film) lo fa in modo limpido e lineare. Senza corrompere, modificare o forzare il significato delle immagini, come potrebbero ad esempio fare le opere d’assalto e inchiesta di Michael Moore e Morgan Spurlock (quello di Super Size Me e Rats) o quelle frontali e “interrogatorie” di Errol Morris (The Fog of War e The Unknown Known). Va da sé che uno sguardo così empatico e diretto sul mondo e i suoi meccanismi finisca intrinsecamente per assumere un senso fortemente politico: la risposta al potere vigente negli Stati Uniti d’America, che sembra allontanare da sé come fossero delle minacce i principi di condivisione sociale e conoscenza (intesa come arricchimento collettivo), non può che essere la dimostrazione lapalissiana che la dignità umana passa inevitabilmente attraverso l’accesso all’informazione e allo scambio aggregativo (si tratti di una conferenza da migliaia di persone o di uno sparuto gruppo di persone sedute attorno ad un tavolo). Dopo anni di sezioni collaterali e di apparentemente definitivi premi alla carriera – il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema nel 2014, l’Oscar nel 2017 – è un trionfo vedere Frederick Wiseman nel “vero” concorso di Venezia. Ed è allo stesso modo un successo sapere che la vita di Ex Libris proseguirà anche fuori dalla corte festivaliera grazie ad I Wonder, che distribuirà la pellicola in sala rendendo in fondo tangibile e concreta la prospettiva di diffusione culturale inclusiva propugnata dal medesimo Wiseman.
Ex Libris – The New York Public Library [Id., USA 2017] REGIA Frederick Wiseman.
SOGGETTO Frederick Wiseman. FOTOGRAFIA John Davey. MONTAGGIO Frederick Wiseman.
Documentario, durata 197 minuti.