17° TOHorror Film Fest, 17-21 ottobre 2017, Torino
Follia
The Evil Within di Andrew Rork Getty è un film magniloquente, folle, inquietante e inafferrabile, al cui fascino specifico si aggiunge l’interesse nato dalla sua lunga e tormentata genesi e da una manciata di spiacevoli eventi che gli hanno creato una certa fama di film maledetto.
L’opera fu realizzata dal rampollo di una famiglia multimiliardaria appassionato di cinema horror e dedito al consumo di anfetamine. Getty investì una somma spropositata, iniziò a girare nel 2002 e terminò, tra varie peripezie, nel 2008. Altre peripezie e le numerose versioni montate e rimontate dall’eccentrico miliardario fecero sì che il film rimase nel cassetto fino al 2016, quando venne terminato da uno dei produttori e presentato all’American Film Market. Getty infatti è stato trovato assassinato nel 2015 in circostanze misteriose non ancora chiarite (c’è, per esempio, il classico bagno chiuso dall’interno); non fu, fra l’altro, l’unica morte legata al film. Getty per realizzare la sua creatura dichiarò di ispirarsi agli incubi che costellarono la sua infanzia. Che, a quanto traspare, non fu particolarmente serena. The Evil Within infatti racconta di un ragazzone mentalmente instabile ossessionato dalla sua immagine riflessa da uno specchio; nella sua mente questa forma diventa una sorta di alter ego maligno e sadico che lo accompagna in una spirale sempre più invadente e pericolosa di follia, incubo e violenza, imprigionandolo in un limbo in cui realtà e ossessione si mischiano in maniera inesorabile. C’è appunto una costante e torbida atmosfera onirica, esplicitata nel prologo e presente anche nei momenti di raccordo “realisti”, come se anche noi spettatori fossimo lì accanto al tormentato protagonista, sia come testimoni, sia immedesimandoci nella sua follia crescente e nella sua tormentata psiche. È da qui che nascono la potenza e il fascino di The Evil Within, viaggio capace di creare un rapporto stretto con il dolore psichico del protagonista a tratti quasi implacabile, non così frequente da trovare in opere anche più professionali. È un film che riflette l’ego, evidentemente un po’ malato, del visionario regista, il quale – al netto di momenti in cui si vede la sua amatorialità – dimostra di possedere un talento capace di regalare sequenze notevoli, per impatto emotivo, per tensione come per la bellezza scenografica e propriamente “filmica” (per esempio, i momenti in cui in scena c’è lo specchio o la serie quasi infinita di specchi). Difficilmente etichettabile e sicuramente quasi unico nel panorama del cinema horror, The Evil Within, al di là della sua fama di film maledetto e sfortunato, merita di trovare un posto nella storia del genere, non solo per la curiosità dovuta alla sua genesi.
The Evil Within [id., USA 2016] REGIA Andrew Rork Getty.
CAST Frederick Koehler, Michael Berryman, Sean Patrick Flanery, Brianna Brown.
SCENEGGIATURA Andrew Rork Getty. FOTOGRAFIA Stephen Sheridan. MUSICHE Mario Grigorov.
Horror, durata 98 minuti.