31° Trieste Film Festival, 17-23 gennaio 2020, Trieste
Tutti i muscoli del corpo pronti per l’accoppiamento
A distanza di quasi cinquant’anni, W.R. – I misteri dell’organismo, film scandaloso di Makavejev, rimane un esempio limpido di cinema libero e scatenato. Tre anni di riprese per un mix di generi che frulla pamphlet audiovisivo, commedia satirica, cinegiornali maoisti, filmati di pazienti rinchiusi in ospedali psichiatrici, estratti di vecchie pellicole su Stalin, interviste alla donna transgender Jackie Curtis, cinema diretto di ambientazione statunitense, jingle pubblicitari USA e momenti musical, con un montaggio (di Ivanka Vukasović) fatto di vertiginosi accostamenti e ironiche associazioni. Un film politico e teorico tanto nel contenuto, quanto nella forma.
Gli istruttivi interventi di Eva Reich, di Alexander Lowen, Myron Sharaf, Betty Dodson, Robert Ollendorff. Nancy Godfrey che fa un calco rosso del pene dell’editore porno Jim Buckley, stacco, immagine di Stalin virata in rosso. Teach Your Children di CSNY e Lili Marleen. Tuli Kupferberg che, sulle note di Kill for Peace dei suoi Fugs, si aggira per New York vestito da soldato e masturba il suo fucile giocattolo. La grottesca storia di finzione della femminista titina Milena, che parla di amore libero e socialismo, ma finisce respinta e decapitata dall’amante, il campione sovietico di pattinaggio Vladimir Ilyich, dopo averlo rimproverato così: “Non hai voluto che la rivoluzione ti toccasse”.
Sgradito a Tito per la rappresentazione spietata dei fedelissimi del maresciallo e del legame strettissimo tra ortodossia e repressione, I misteri dell’organismo fu bandito dall’intera nazione fino alla caduta del regime e Makavejev costretto all’esilio. Come gustosa proiezione di contorno a questo classico dell’Onda nera jugoslava, al Trieste Film Festival 2020 era in programma anche il documentario Il caso Makavejev o Processo in una sala cinematografica di Goran Radovanović, che racconta, attraverso le registrazioni audio clandestine del fonico Slobodan Miletić, proprio le reazioni, prevalentemente di rabbia ma anche in minima parte di consenso, suscitate dal film presso l’Arena di Novi Sad, nel corso di un dibattito a cui parteciparono membri del Partito Comunista, spettatori comuni e lo stesso Makavejev, nel giugno del 1971. Nelle parole di Makavejev, che appena diciottenne lesse Materialismo dialettico e psicoanalisi di Wilhelm Reich, il film intendeva essere, allo stesso tempo, un tributo, spiritoso e critico, diremmo, e tutt’altro che nostalgico, a Reich, morto pazzo in carcere nel 1957 come un martire della libertà, e alla propria gioventù devota di partigiano e comunista che bullizzava i capelloni, credendosi più libero di loro. “A personal response to life and techniques of W.Reich”, come recita la didascalia sui titoli di testa. Un elegante sberleffo rivolto a tutti i fascisti rossi.
W.R. – I misteri dell’organismo [W.R. – Misterije organizma, Jugoslavia/Repubblica Federale Tedesca 1971] REGIA Dušan Makavejev. CAST Milena Dravić, Ivica Vidović, Jagoda Kaloper, Zoran Radmilović, Jackie Curtis.
SCENEGGIATURA Dušan Makavejev. FOTOGRAFIA Aleksandar Petković, Predrag Popović. MUSICHE Bojana Marijan. Sperimentale, durata 84 minuti.